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Folgiero accelera su difesa e underwater. I numeri del primo trimestre di Fincantieri

Nel primo trimestre del 2025, Fincantieri accelera nella traiettoria verso un ruolo cardine per la sicurezza europea. Grazie a performance finanziarie record e al rafforzamento del comparto difesa, il gruppo guidato da Pierroberto Folgiero consolida la propria posizione come abilitatore strategico nell’evoluzione industriale continentale, con un focus crescente sull’innovazione subacquea dual-use e sulla resilienza delle infrastrutture critiche

Nel primo trimestre del 2025 Fincantieri consolida il proprio ruolo di attore strategico per la sicurezza europea. Il gruppo guidato da Pierroberto Folgiero chiude il periodo con ricavi pari a 2,376 miliardi di euro, in crescita del 35% rispetto allo stesso trimestre del 2024. L’Ebitda sale a 154 milioni (+53,5%), con un margine al 6,5%, spinto dal rafforzamento del comparto difesa, dall’efficientamento operativo sul fronte crocieristico e dal contributo della neo-consolidata Wass Submarine Systems. Numeri che segnano “il miglior risultato della nostra storia”, come sottolinea lo stesso Folgiero, amministratore delegato e direttore generale del gruppo triestino. “Questi risultati sono frutto di una visione strategica di lungo termine, basata su una disciplina finanziaria rigorosa, una governance industriale solida e una forte capacità di trasformare innovazione in soluzioni cantierabili”, ha affermato il manager.

Determinante nel trimestre è stato l’aumento dei ricavi nel comparto Difesa, che conferma la traiettoria di crescita imboccata dal gruppo negli ultimi anni. Un comparto che oggi si rafforza ulteriormente con l’avvio ufficiale del nuovo segmento Underwater, destinato a diventare uno dei pilastri strategici della Fincantieri del futuro. “L’avvio del nuovo segmento Underwater rappresenta un passo fondamentale nell’evoluzione industriale del gruppo. Siamo entrati in un dominio strategico ad altissima complessità tecnologica, dove la capacità di integrare sistemi avanzati e sviluppare soluzioni dual-use sarà determinante per la competitività europea e la sicurezza nazionale”, ha dichiarato Folgiero. Il riferimento è al posizionamento crescente di Fincantieri nel campo delle infrastrutture critiche sottomarine e nei sistemi integrati subacquei, un’area dove la sovrapposizione tra esigenze militari e civili impone una visione sistemica e capacità industriali avanzate. Il consolidamento di Wass, acquisita con il supporto dell’aumento di capitale completato nel luglio 2024, si inserisce in questo quadro.

Il trimestre certifica anche la solidità del modello di business su cui si fonda oggi Fincantieri, articolato attorno a tre “anime” – crocieristico, militare e offshore – che, secondo l’ad, “testimoniano l’efficacia del modello integrato che ci siamo dati”. Lo confermano anche gli indicatori finanziari: la posizione finanziaria netta è negativa per 1.608 milioni di euro, in miglioramento rispetto ai 1.668 milioni di fine 2024 (escludendo l’effetto dell’aumento di capitale).

In un contesto geopolitico sempre più esigente, il gruppo si propone come piattaforma industriale integrata capace di abilitare capacità critiche per la difesa, la sicurezza marittima e la sovranità tecnologica europea. E mentre l’Europa inizia a interrogarsi sul futuro del proprio strumento marittimo e sulla resilienza delle sue infrastrutture sottomarine, Trieste gioca d’anticipo. “Questo posizionamento – conclude Folgiero – rafforza ulteriormente il nostro ruolo di abilitatore tecnologico nel contesto della difesa e delle infrastrutture critiche sottomarine”.


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