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Cosa ottiene Meloni in Uzbekistan. 14 accordi siglati e “via Roma” a Samarcanda

Le relazioni sono solide da tempo e il governo sin dal 2023 si è impegnato nel portarle ad un altro livello con il partenariato strategico sulla base di interessi comuni, da cui nasce la volontà di cooperare su molte materie. Tutte le intese bilaterali

Anche i simboli, come una via intitolata alla Città Eterna, raccontano di intese e collaborazioni che si stringono tra governi e nazioni. Il caso dell’Italia e dell’Uzbekistan in questo senso è indicativo. Non solo la decisione del governo di Samarcanda di intitolare a Roma una delle strade principali della capitale è un gesto di omaggio alla visita ufficiale della premier Giorgia Meloni nel Paese centroasiatico, ma prova a compiere un passo in più verso un Paese che il presidente uzbeko, Shavkat Mirziyoyev, ha definito stabile e con cui bisogna tessere maggiori relazioni. Nel mezzo la centralità sempre maggiore dell’Asia Centrale, vera e propria porta girevole per i destini di due continenti confinanti.

Qui Samarcanda

La missione della presidente del Consiglio in Asia centrale inizia da Samarcanda, dove si è svolto l’incontro bilaterale presso il centro congressi della città, lì dove è stata svelata la targa commemorativa della futura “Via Roma”. Non è un caso che la prima visita nella regione dell’Asia Centrale di Meloni tocchi due player strategici come Uzbekistan e Kazakhstan: sul tavolo gli scambi bilaterali, un ampio paniere di accordi e intese raggiunte in vari ambiti accanto alla consapevolezza che il concetto di Italia globale non è un mero esercizio teorico sulla carta, ma sta progressivamente assumendo le sembianze di un percorso concreto e tangibile, grazie a dossier comuni in cui l’Italia vuole recitare un ruolo da protagonista. Roma punta sull’Uzbekistan, dal momento che “è un partner molto, molto importante”, ha spiegato Meloni.

Gli obiettivi di Roma

Le relazioni sono solide da tempo e il governo sin dal 2023 si è impegnato nel portarle ad un altro livello con il partenariato strategico sulla base di interessi comuni, da cui nasce la volontà di cooperare su molte materie. Inoltre Samarcanda è una “città che rappresenta moltissimo per i nostri legami, crocevia del rapporto tra Europa e Asia. Credo che la capacità che lei sta dimostrando di proiettare questa Nazione nel futuro, consapevole di quanto sia importante difendere l’identità di questo popolo, sia alla base dei risultati che l’Uzbekistan sta ottenendo”. Il terreno è fertile, come dimostra l’approccio che il presidente uzbeko, Shavkat Mirziyoyev, ha mostrato quando ha osservato che “gli esperti fanno notare che c’è stabilità, che sta crescendo la posizione internazionale dell’Italia: voglio congratularmi con lei e auguro successo all’Italia, che è un attore chiave dei formati G7 e G20″, mettendo in risalto il tema della stabilità come facilitatore per accordi e scambi. Nell’immediato futuro, al di là delle intese siglate, vi sono una serie di impegni organizzativi precisi come la creazione di una commissione intergovernativa concentrata su una politica di investimenti in campo culturale e dell’istruzione.

Le intese bilaterali

Si parte con la dichiarazione congiunta sul rafforzamento del partenariato strategico, scambiata dalla presidente del Consiglio e il presidente Repubblica dell’Uzbekistan. In secondo luogo l’accordo Intergovernativo sulla Promozione e Protezione degli Investimenti, scambiato con il ministero Investimenti, dell’Industria e del Commercio dell’Uzbekistan. A seguire la dichiarazione Intergovernativa sulla cooperazione nel settore delle materie prime critiche, scambiata con il ministero dell’Industria Mineraria e della Geologia dell’Uzbekistan.

Poi il Memorandum d’Intesa sulla cooperazione nei settori della migrazione e mobilità, scambiato con il ministero degli Affari Esteri dell’Uzbekistan; il memorandum d’Intesa della protezione ambientale, scambiato con il ministero degli Esteri dell’Uzbekistan; l’accordo di Cooperazione nel settore del patrimonio culturale scambiato con Fondazione per lo Sviluppo della Cultura e dell’Arte dell’Uzbekistan; il memorandum d’Intesa tra la Fondazione Zamin e la società Sogesid; l’accordo di Prestito tra la Repubblica dell’Uzbekistan e il Fondo Italiano per il Clima, scambiato dal ministero degli Investimenti, dell’Industria e del Commercio dell’Uzbekistan con Cassa Depositi e Prestiti; il memorandum Interdipartimentale d’Intesa scambiato dal ministero dell’Agricoltura dell’Uzbekistan e Confagricoltura; l’accordo di Cooperazione per la creazione di una sede dell’Università della Tuscia a Tashkent, scambiato dal ministero dell’Agrcoltura dell’Uzbekistan e l’Università della Tuscia; il memorandum d’Intesa sulla cooperazione scientifica nel settore delle energie alternative, scambiato dal ministero dell’Istruzione Superiore, della Scienza e dell’Innovazione dell’Uzbekistan con il Politecnico di Torino; l’accordo di Cooperazione fra il ministero dell’Industria Mineraria dell’Uzbekistan e l’Università di Pisa; il Memorandum d’Intesa sulla cooperazione nel settore dell’energia nucleare fra l’Agenzia per l’Energia Atomica dell’Uzbekistan e Ansaldo Energia; il memorandum d’Intesa sulla Cooperazione nel settore metallurgico scambiato dal ministero degli Investimenti, dell’Industria e del Commercio dell’Uzbekistan con la società Danieli; il Memorandum d’Intesa sulla Cooperazione nei meccanismi di supporto assicurativo e di garanzia scambiato dal ministero degli Investimenti, dell’Industria e del Commercio dell’Uzbekistan con Sace.


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