Leonardo consolida la propria strategia nel dominio cibernetico con l’acquisizione del 24,55% della finlandese Ssh Communications Security, rafforzando il proprio portafoglio internazionale in ambito cyber. La partnership punta a rafforzare le capacità difensive in un contesto globale caratterizzato da minacce ibride crescenti e dalla necessità di risposte sovrane nel dominio digitale
Leonardo entra nel capitale di Ssh Communications Security Corporation, storica azienda finlandese della cybersecurity, con un’operazione da 20 milioni di euro che comporta l’acquisizione del 24,55% delle quote. Il gruppo italiano diventa così il principale investitore industriale della società, nota per aver sviluppato il protocollo Secure Shell (Ssh), standard globale per l’accesso remoto sicuro, e per le sue tecnologie in ambito quantum-safe encryption, gestione degli accessi privilegiati (Pam) e protezione dei flussi dati in ambienti IT e OT.
L’investimento nel cuore critico della sicurezza digitale europea
Non si tratta solo di un investimento finanziario, ma di una mossa che rientra a pieno titolo nelle strategie industriali legate alla sicurezza nazionale e alla costruzione di un’infrastruttura digitale europea più autonoma e resiliente. L’accordo, infatti, prevede anche una partnership strutturata che assegna a Leonardo l’esclusiva mondiale – con l’eccezione dei Paesi scandinavi – nell’integrazione delle soluzioni Ssh all’interno della propria piattaforma cyber. Un passaggio che consente all’azienda italiana di arricchire il proprio portafoglio di capacità tecnologiche con strumenti sviluppati per rispondere a minacce informatiche di livello statale, offrendo soluzioni già impiegate da governi, forze armate e grandi enti pubblici in Nord America, Europa e Asia.
Da oltre trent’anni Ssh lavora sulla protezione di infrastrutture digitali critiche, con particolare attenzione ai sistemi ad alta affidabilità, alla continuità operativa e alle comunicazioni machine-to-machine. Il suo portafoglio copre oggi un ampio spettro di esigenze cyber, in particolare in ambito cloud ibrido e automazione sicura, componenti centrali nei moderni ecosistemi digitali, compresi quelli della difesa. Il rafforzamento della collaborazione tra Leonardo e Ssh si inserisce in un contesto internazionale sempre più segnato dalla convergenza tra domini civili e militari, dove la protezione delle reti e la sicurezza delle informazioni sono ormai considerate dimensioni fondamentali della sicurezza collettiva.
Resistenza, resilienza e sicurezza
Il principio Zero Trust, al centro delle tecnologie sviluppate da Ssh e ora integrate nella strategia di Leonardo, impone un cambio di paradigma: nessuna componente della rete viene considerata intrinsecamente affidabile, e ogni accesso deve essere continuamente verificato. Una visione che si sposa con le priorità emergenti in ambito difesa, dove le architetture digitali devono garantire resistenza agli attacchi, separazione tra segmenti sensibili e adattabilità a scenari operativi dinamici. Non è un caso che le tecnologie oggetto dell’accordo siano già adottate per proteggere asset classificati, ambienti a doppio uso e infrastrutture ad alta criticità.
“Con questa acquisizione, Leonardo amplia la propria capacità di agire sul piano internazionale nel settore della cybersecurity, una delle direttrici strategiche del nostro piano industriale”, ha dichiarato l’amministratore delegato Roberto Cingolani. “L’integrazione tra l’esperienza di Ssh e le nostre competenze tecnologiche e industriali ci consentirà di offrire soluzioni robuste, pronte ad affrontare sia l’evoluzione delle minacce sia il rafforzamento degli standard normativi”. Le soluzioni congiunte, ha aggiunto, saranno orientate a garantire continuità operativa e protezione avanzata in contesti altamente regolati, come quelli della difesa e dell’intelligence. L’operazione è attualmente soggetta ad autorizzazioni regolatorie. Dovrà infatti essere approvata dall’assemblea straordinaria degli azionisti di Ssh e ricevere il via libera dalle autorità finlandesi preposte alla supervisione degli investimenti esteri nel settore della difesa (secondo le norme Fdi). Leonardo è stata assistita da Deloitte per la parte finanziaria e da Dla Piper per gli aspetti legali.
In prospettiva, l’intesa rafforza il contributo di Leonardo alla costruzione di un ecosistema cyber europeo più coeso e tecnologicamente indipendente. La sicurezza delle informazioni, la gestione dei flussi critici e la protezione delle reti strategiche sono oggi elementi non più separabili dalle politiche di sicurezza nazionale. La convergenza tra industria della difesa e tecnologie digitali è ormai una realtà, e questa iniziativa ne rappresenta un tassello rilevante, con potenziali sviluppi anche in ambito normativo, operativo e strategico per la cyber-difesa del continente.