L’Unione Europea apre i negoziati per accordi di partenariato strategico con i Paesi del Golfo, puntando su cooperazione economica, sicurezza e transizione verde. Kaja Kallas parla di “una nuova era” nei rapporti Ue-Gcc, sostenuta anche dal lavoro diplomatico svolto dall’inviato speciale Luigi Di Maio. Il dialogo coprirà settori chiave come energia, digitalizzazione, commercio, cultura e scambi tra società civili
Bruxelles ha ufficialmente avviato il percorso verso un rafforzamento strutturale delle relazioni con i Paesi del Consiglio di Cooperazione del Golfo (Gcc). Con l’approvazione del mandato negoziale da parte del Consiglio, la Commissione Europea è ora autorizzata a iniziare trattative formali per definire accordi di partenariato strategico con ciascun Paese della regione – Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti, Qatar, Kuwait, Oman e Bahrain.
Secondo l’alto Rappresentante per la Politica Estera, Kaja Kallas, “sta iniziando una nuova era di cooperazione rafforzata tra l’Ue e il Golfo”. Una visione condivisa dal vicepresidente della Commissione, Maroš Šefčovič, che ha sottolineato il potenziale economico di questi accordi, e dalla Commissaria, Dubravka Šuica, che ha posto l’accento sull’importanza di un partenariato fondato su rispetto reciproco e obiettivi condivisi.
I negoziati, che si svilupperanno in forma bilaterale tra l’Ue e i singoli Stati del Gcc, potranno includere una vasta gamma di settori considerati strategici: sicurezza, commercio, energia e clima, digitalizzazione, connettività, giustizia, cultura, educazione e scambi tra società civili. L’ambizione dichiarata è duplice: affrontare insieme le grandi sfide globali e sbloccare nuove opportunità in un’area di crescente rilievo geoeconomico. “La mia volontà – ha dichiarato Kallas – è sostenere negoziati ambiziosi e costruttivi, in grado di affrontare le sfide globali e aprire nuove prospettive di cooperazione tra l’Ue e la regione del Golfo”.
Il rilancio delle relazioni euro-golfiche si inserisce nel più ampio sforzo dell’Unione di diversificare le sue alleanze strategiche, in particolare in settori chiave come le forniture energetiche, le tecnologie emergenti e la sicurezza regionale, in un contesto globale sempre più competitivo e frammentato.
Luigi Di Maio, ex ministro italiano e ora rappresentante speciale dell’Ue per la regione del Golfo, in un’intervista a Formiche.net lo scorso ottobre aveva descritto la partnership strategica in costruzione come un percorso “basato su una comunione di visioni e interessi” che abbraccia “dalla geoeconomia alla sicurezza, […] al cambiamento climatico e alla sicurezza energetica, alimentare, sanitaria” . Ha inoltre evidenziato come cinque pilastri – tra cui cybersecurity, sicurezza marittima, dialoghi diplomatici e scambi generazionali – stiano già fungendo da fondamenta per un partenariato strutturato e resiliente.