La US Navy deve rinnovare la sua componente addestratori e Textron propone l’M-346N, versione americana del trainer avanzato di Leonardo. L’aereo è già operativo in diversi Paesi e combina voli reali e simulazioni ad alta fedeltà, riducendo costi e rischi. In caso di assegnazione, la produzione sarà americana con componentistica italiana, mentre il software e l’avionica di bordo resteranno quelle sviluppate da Leonardo
La Marina statunitense è alla ricerca di un nuovo aereo d’addestramento per sostituire i suoi T-45 Goshawk, ormai arrivati a fine vita operativa. In corsa per questa sfida c’è il Beechcraft M-346N, versione a stelle e strisce del trainer avanzato sviluppato da Leonardo, che Textron Aviation Defense propone come soluzione pronta e a basso rischio. Non è un caso che a parlarne sia Travis Tyler, presidente e ceo di Textron, il gruppo americano partner di Leonardo che sarà responsabile dell’assemblaggio e della gestione del programma negli Stati Uniti. “La US Navy ha urgente necessità di un sistema moderno e integrato, non solo di un aereo”, ha detto Tyler, sottolineando che. “l’M-346N è pronto ora, con una suite completa di simulazione, strumenti didattici e corsi adattivi”.
Una piattaforma collaudata
L’M-346 vola da quasi dieci anni con l’Aeronautica militare italiana e con altre forze aeree in Europa, Asia e Medio Oriente. Questo, sottolinea Tyler, consente di eliminare i rischi tipici dei programmi ancora in fase di sviluppo: “Se la Marina ci portasse un allievo pilota oggi, potremmo addestrarlo subito allo standard previsto per il passaggio su velivoli operativi”. Il trainer è dotato di un’avionica moderna e può simulare l’impiego di radar e sensori avanzati. Un pacchetto che consente di preparare piloti capaci non solo di volare, ma anche di gestire la complessità informativa tipica delle missioni contemporanee e dei velivoli dalla quarta alla quinta generazione.
L’integrazione con la simulazione
Accanto al velivolo, il sistema proposto a Washington si fonda su un ecosistema di addestramento completo, basato sulla combinazione di voli reali e simulazione avanzata. L’M-346N supporta infatti l’addestramento dal vivo, virtuale e costruttivo, consentendo scenari realistici senza ricorrere all’impiego di altri velivoli o a infrastrutture dedicate. “L’atterraggio sulle portaerei, per esempio, può essere condotta in simulatori ad alta fedeltà che replicano le condizioni del ponte”. Come sottolineato da Tyler, questo approccio ridurrebbe i costi, limiterebbe l’usura degli aeromobili e permetterebbe alla US Navy di reindirizzare le risorse risparmiate verso altri impieghi.
Produzione e tempistiche
Textron ha assicurato che, in caso di assegnazione della commessa, l’assemblaggio finale dell’M-346N avverrà negli Stati Uniti, mentre Leonardo fornirà componenti strutturali fondamentali come la fusoliera, le ali e la coda (similmente a come fa già nell’ambito del programma F-35). “Con la nostra eredità profondamente radicata nella produzione americana, il Beechcraft M-346N si unisce a una gamma di aerei costruiti negli Stati Uniti negli ultimi 95 anni”, ha detto Tyler. La componente software resterà invece affidata a Leonardo, che ha sviluppato interamente il fly-by-wire e l’avionica dell’aereo. L’architettura software sarà aperta, così da consentire al governo americano eventuali personalizzazioni future.
Secondo i piani, la US Navy prevede di iniziare a sostituire i suoi addestratori dal 2030, con una crescita graduale della flotta fino alla metà del prossimo decennio. Ma da Textron sottolineano che la macchina è già pronta: “Se la Marina ci chiedesse di iniziare oggi, potremmo consegnare gli aerei entro 18 mesi. Le nostre linee di produzione sono attive e la catena di approvvigionamento è già pronta”.