Il Comitato militare della Nato si è riunito oggi in videoconferenza sotto la presidenza dell’ammiraglio Cavo Dragone, con la prima partecipazione del nuovo comandante supremo in Europa Grynkewich. Al centro, la sicurezza dello spazio euro-atlantico e l’evoluzione della guerra in Ucraina. La sessione segue gli incontri diplomatici che hanno aperto a possibili trattative per la fine del conflitto
Si è riunito oggi in videoconferenza il Comitato militare della Nato, l’organismo che riunisce i capi di Stato maggiore delle Forze armate dei 32 Paesi alleati. La sessione, presieduta dall’ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone, ha visto anche la presenza del generale statunitense Alexus Grynkewich, Comandante supremo alleato in Europa (Saceur), alla sua prima partecipazione a una riunione del Comitato.
“Una discussione ottima e sincera”, come l’ha definita Cavo Dragone. “Abbiamo confermato il nostro sostegno all’Ucraina”, ha affermato sui social il presidente del Comitato militare. “La priorità continua ad essere una pace giusta, credibile e duratura”.
La riunione segue i recenti sviluppi sul fronte diplomatico e aveva l’obiettivo di aggiornare i vertici militari Alleati sulle attuali condizioni di sicurezza dello spazio euro-atlantico e sull’andamento del conflitto in Ucraina.
Venerdì scorso, in Alaska, l’incontro tra Donald Trump e Vladimir Putin ha aperto un canale di comunicazione diretto tra Washington e Mosca per discutere della fine della guerra in Ucraina.
Lunedì, la Casa Bianca ha ospitato un vertice allargato con il presidente ucraino Volodymyr Zelenskyy e diversi leader europei – tra cui Ursula von der Leyen, Friedrich Merz, Emmanuel Macron e Giorgia Meloni. Trump ha confermato la disponibilità americana a contribuire alla risoluzione del conflitto, escludendo però l’invio di truppe statunitensi sul terreno. Le ipotesi attualmente in discussione prevedono un coinvolgimento diretto dell’Europa nella definizione delle garanzie di sicurezza per Kyiv.
(Foto: Nato)