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Cdp e Confindustria insieme per le imprese. L’accordo

Nella Sala delle Colonne della Luiss Emanuele Orsini e Dario Scannapieco hanno siglato l’accordo per aumentare le dimensioni delle aziende che vogliono scommettere sui mercati. E il leader degli industriali chiede al governo otto miliardi di investimenti in tre anni

Unire le forze per dare nuovo impulso allo sviluppo economico e sociale del Paese rispondere con efficacia e tempismo alle sfide che le imprese dovranno affrontare. Sono questi i principali obiettivi del protocollo d’intesa, firmato nella Sala delle Colonne dell’Università Luiss Guido Carli, dal presidente di Confindustria, Emanuele Orsini, e dall’amministratore delegato di Cassa Depositi e Prestiti, Dario Scannapieco. Contestualmente ha preso via anche il roadshow di Cassa e Confindustria Insieme per il futuro delle imprese che ha visto riuniti, nella prima tappa a Roma, numerosi rappresentanti del mondo dell’imprenditoria nazionale e locale.

La collaborazione tra le due istituzioni prevede specifiche aree d’intervento volte a sostenere le priorità strategiche del Paese come lo sviluppo delle infrastrutture per la transizione energetica e per l’economia circolare, il supporto agli investimenti delle imprese in innovazione e digitalizzazione, il rilancio del Mezzogiorno e il rafforzamento dell’autonomia strategica nazionale della filiera aerospaziale e della difesa. A questo si aggiunge il sostegno alla promozione dell’imprenditoria giovanile nonché a tutte quelle attività volte alla riduzione dei divari territoriali per uno sviluppo economico più equilibrato, tra cui le misure per l’abitare sostenibile.

Le due istituzioni lavoreranno inoltre alla definizione di nuove modalità e strumenti di finanza alternativa e di sostegno all’accesso al credito che prevedano anche l’utilizzo di risorse pubbliche e di terzi, oltre che di natura comunitaria. Tra gli ambiti di intervento ulteriori iniziative per il credito agevolato e il potenziamento del sistema nazionale di garanzia. La collaborazione promuoverà inoltre l’utilizzo di strumenti di equity (rafforzando lo sviluppo del Private Equity e del Venture Capital) e soluzioni residenziali a condizioni sostenibili per i dipendenti a basso reddito e con esigenze di mobilità lavorativa. Cdp e Confindustria potranno poi condividere l’impegno per sostenere la crescita delle aziende attraverso gli strumenti dedicati all’export e all’internazionalizzazione dando slancio alle principali filiere strategiche nazionali. Infine, verrà promossa la partecipazione del tessuto imprenditoriale ai progetti dedicati alla cooperazione internazionale con particolare attenzione ai mercati del Continente africano.

L’occasione alla Luiss è stata colta poi dallo stesso leader degli Industriali Orsini per fare il punto della situazione in vista della prossima legge di Bilancio, in corso di stesura al Tesoro. “Alla vigilia della manovra quello che ci preme è evitare l’assalto alla diligenza e lavorare con il governo per un piano triennale da 8 miliardi l’anno per sostenere gli investimenti, a partire da quelli in innovazione e digitalizzazione, con incentivi stabili, estendendo le semplificazioni burocratiche della Zes unica a tutta Italia. È necessario sostenere la patrimonializzazione e ridurre il carico fiscale delle imprese, occorre confermare e rafforzare il Fondo di Garanzia per le pmi e prevedere misure per attivare i risparmi di famiglie e investitori istituzionali a beneficio della nostra economia. La produttività del manifatturiero, locomotiva del Paese, torna ad arretrare dopo una fase di crescita sostenuta: nel 2023 ha registrato un -2,4%, segnale che impone una svolta sugli incentivi per la crescita e sugli investimenti”.


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