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Safe, così Londra e Ottawa possono rientrare nei giochi della difesa europea

L’Ue avvia i negoziati con Regno Unito e Canada per includerli in Safe, lo strumento finanziario da 150 miliardi destinato a rafforzare la difesa europea e sostenere l’Ucraina. Pur senza accedere ai prestiti, Londra e Ottawa potranno partecipare ad appalti e forniture, rafforzando sinergie industriali e politiche. Per l’Unione l’apertura significa più resilienza, cooperazione transatlantica e deterrenza condivisa

L’Unione europea potrebbe aprire le porte del suo principale strumento finanziario per la difesa a due alleati storici come Regno Unito e Canada. Con la decisione del Consiglio europeo, la Commissione ha ricevuto il mandato a negoziare la partecipazione di Londra e Ottawa al progetto Safe (Security action for europe), il meccanismo di prestiti agevolati nato per rafforzare la base industriale della difesa europea e sostenere lo sforzo a favore dell’Ucraina. Safe  rappresenta uno dei pilastri del piano Rearm europe, che mira a mobilitare fino a 150 miliardi di euro in finanziamenti, destinati a colmare rapidamente i vuoti di capacità militare degli Stati membri. L’idea è permettere ai Paesi dell’Unione di accedere a prestiti a condizioni vantaggiose per acquistare insieme armi, munizioni, sistemi di difesa e tecnologie innovative, riducendo i costi unitari e accelerando le forniture.

Come Londra e Ottawa potranno integrarsi nel progetto europeo

L’ingresso di Regno Unito e Canada si inserisce in questa logica. Pur non potendo beneficiare direttamente dei prestiti, riservati ai membri dell’Unione, i due Paesi avranno la possibilità di partecipare agli appalti comuni e alle catene di fornitura. Per Londra, che dopo la Brexit cerca nuove modalità di cooperazione con i partner continentali, Safe rappresenta un canale concreto per tornare a giocare un ruolo nella difesa europea. Per Ottawa, tradizionalmente legata agli Stati Uniti ma sempre più interessata ad ampliare la propria presenza industriale e politica nel Vecchio Continente, si apre l’opportunità di rafforzare la cooperazione transatlantica in un quadro multilaterale.

Le ricadute potenziali sono significative. Per Regno Unito e Canada, la possibilità di entrare negli appalti europei significa accesso a un mercato ampio, stabile e in forte crescita. Le loro industrie, dal settore missilistico alla componentistica ad alta tecnologia, potranno integrarsi meglio con quelle continentali, avviando sinergie industriali e innovazioni condivise. Al tempo stesso, entrambi i Paesi consolidano la loro proiezione politica, dimostrando che l’Occidente sa compattarsi di fronte alle minacce.

Per l’Unione europea, l’apertura è altrettanto strategica. Integrare partner fidati come Londra e Ottawa significa rafforzare le catene di fornitura, accedere a know-how di alto livello e accrescere la resilienza complessiva del sistema industriale. In più, si invia il chiaro segnale che l’Europa non vuole chiudersi in sé stessa, ma costruire una rete di alleanze capace di moltiplicare le risorse e la deterrenza.

In un contesto segnato dalla guerra in Ucraina e da un equilibrio globale sempre più fragile, Safe diventa quindi più di un semplice strumento finanziario. È il simbolo di una cooperazione che, partendo dall’economia della difesa, si traduce in solidarietà politica e sicurezza collettiva. Se i negoziati con Regno Unito e Canada avranno successo, l’Unione potrà contare su due pilastri aggiuntivi per costruire una difesa europea più solida e credibile.


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