Europa autolesionista su Green deal e immigrazione. Il destino di Gaza dipende dagli ostaggi, quello russo dal petrolio comprato da Cina e India. Chiusura sull’Iran, a cui sbarra le porte del nucleare: “La mia posizione è molto semplice. Al Paese principale sponsor del terrorismo non potrà mai essere permesso di possedere l’arma più pericolosa del mondo”
Elogia la Nato sui fondi per la difesa, attacca l’agenda globalista dell’Ue, smembra le politiche dell’Onu, punta il dito contro droghe, green e immigrazione. Un Donald Trump a tutto campo nel suo intervento all’assemblea delle Nazioni Unite, che unisce i puntini programmatici della sua visione politica applicata ai dossier internazionali aperti. Forse per la prima volta parla di un’alleanza atlantica forte, grazie all’impegno formale da parte di tutti i membri ad incrementare la spesa per la difesa, “su mia richiesta, dal 2% al 5% del Pil, rendendo la nostra alleanza molto più forte e potente di quanto non fosse mai stata prima”.
Di diverso avviso invece si mostra sulle Nazioni Unite, a cui riserva una serie di critiche. In primis le accusa di creare problemi e non risolverli, dal momento che “i finanziamenti dell’Onu servono agli immigrati per tentare di entrare illegalmente negli Stati Uniti”. Un tema particolarmente sentito da Trump, che ha poi citato l’Europa spiegando che “i Paesi europei sono nei guai a causa dei milioni di migranti che nessuno riesce a fermare”. All’Ue riserva una considerazione strategica, cerchiando in rosso un problema su tutti: l’agenda globalista, alla base dell’elevato tasso di immigrazione in tutta Europa come parte di quel programma. “È ora di porre fine all’esperimento fallito delle frontiere aperte. Dovete porvi fine adesso – ha detto, rivolgendosi soprattutto ai governi europei – i vostri Paesi stanno andando all’inferno”.
Punta il dito inoltre sulle energie rinnovabili che “non ci interessano”, con un passaggio specifico sulla Germania che secondo Trump deve tutte le sue difficoltà economiche e industriali “per aver accettato troppi immigrati e aver voluto convertirsi alle energie rinnovabili che sono economicamente insostenibili”. La sua ricetta si basa invece su provvedimenti per fermare l’immigrazione incontrollata. In questo senso accusa l’Ue di autolesionismo: “Si autoinfligge ferite, paga prezzo altissimo energia”. E giustifica l’addio dagli accordi di Parigi perché “il cambiamento climatico è una bufala”.
Sulle due guerre in corso ha dato indicazioni precise. Considera inaccettabile che Cina e India acquistino ancora petrolio russo, per cui se Mosca non raggiungerà un accordo si dice pronto a imporre dazi ai Paesi europei che “devono smettere di acquistare gas e petrolio russo”. Sull’Ucraina osserva che la Russia doveva vincere in tre giorni, invece “stanno facendo brutta figura”:
Stesso incipit per l’altra crisi aperta a Gaza, dove chiede una soluzione ma senza dimenticare il 7 ottobre. “Liberate gli ostaggi, questo è il messaggio di questo momento”, ma serve restituire i 38 corpi degli ostaggi uccisi. Sul riconoscimento dello Stato della Palestina ritiene che sia una “ricompensa per i terroristi di Hamas”, che non hanno alcuna intenzione di negoziare la pace. Per arrivare alla tregua Hamas deve rilasciare immediatamente tutti gli ostaggi, sottolinea.
Chiusura sull’Iran, a cui chiude le porte del nucleare: “La mia posizione è molto semplice. Al Paese sponsor del terrorismo numero uno al mondo non può mai essere permesso di possedere l’arma più pericolosa del mondo”.