Il modello linguistico verrà messo a disposizione di alcuni Paesi amici degli Stati Uniti, compresa l’Italia. Andrà a rafforzare le maglie della difesa nazionale e, allo stesso tempo, provvederà a condividere i valori americani sull’IA. Contrapponendoli a quelli della Cina
“In qualità di orgogliosa azienda americana, Meta desidera fare la sua parte per garantire che gli Stati Uniti e i suoi più stretti alleati dispongano dei migliori strumenti a loro disposizione per difendersi, garantire la sicurezza dei cittadini e la prosperità delle loro economie”. A scriverlo è Joel Kaplan, Chief Global Affairs Officer di Meta. Il suo annuncio segna una nuova collaborazione tra l’America e i suoi Paesi amici europei e asiatici, allargando anche a loro il modello di Intelligenza Artificiale open source Llama. Fino a ieri era disponibile solo per le agenzie governative statunitensi, mentre adesso, oltre a membri Nato e dell’Unione europea, potrà essere utilizzato da Francia, Germania, Italia, Giappone e Corea del Sud.
Llama, continua Kaplan nel suo post, “è stato utilizzato per contribuire allo sviluppo di strumenti di Intelligenza Artificiale avanzati per le forze armate e le agenzie per la sicurezza nazionale statunitensi, migliorando il processo decisionale, le capacità specifiche delle missioni e l’efficienza operativa”. Un caso pratico è il progetto pilota dell’esercito a stelle e strisce Combined Arms Support Command, che si è posto l’obiettivo di dimostrare che le tecnologie dell’IA – come la realtà aumentata e virtuale – possano contribuire ad accelerare le riparazioni di routine e supportare le forze armate a spostare le attrezzature sul campo in modo più veloce.
C’è una caratteristica che rende Llama estremamente utile e sicuro, ovvero la sua natura aperta – tra i suoi partner conta anche Amazon Web Service, AMD, Anduril, Google Cloud IBM, Microsoft, Oracle, Palantir. Grazie al sistema open source, i governi potranno trasferire i dati terzi senza passare da terzi fornitura e, con il fine-tuning (con cui si intende un addestramento di un modello già addestrato), potranno adattarli con i propri dati.
Tutto questo, afferma il direttore degli affari globali di Meta, “sarà essenziale per mantenere la leadership degli Stati Uniti e dei paesi alleati nell’IA e garantire che i nostri valori condivisi siano alla base dei sistemi e degli standard adottati altrove. Questo è riconosciuto dal governo americano nel suo piano di azione per l’intelligenza artificiale in America, che sosteniamo”.
Già dalla fine dello scorso anno, Llama era stato messo a disposizione di Australia, Canada, Nuova Zelanda e Regno Unito, ovvero i Paesi membri dell’alleanza Five Eyes. Per un motivo ben preciso, quale limitare l’influenza della Cina. È la Reuters infatti a scrivere che Pechino avrebbe rielaborato il modello americano per utilizzarlo per fini militari – vietati da Meta. A essere coinvolta sarebbe anche l’Accademia cinese delle scienze militari, collegata all’esercito. I ricercatori avrebbero preso un vecchio modello, Llama 13B, per inserirci i loro parametri e costruirne uno incentrato sulle questioni militari per elaborare le informazioni di intelligence da utilizzare nel momento in cui bisogna prendere le decisioni.
La concessione di Meta sottolinea anche un passo in avanti nella relazione Usa-Ue in termini di intelligenza artificiale. Le ultime versioni di Llama non erano state infatti rese disponibili agli europei a causa dei problemi che il modello avrebbe riscontrato con le regole comunitarie, come l’AI Act. Da vedere se sia il principio di un nuovo inizio.