Il nuovo programma nazionale per la difesa balistica a lungo raggio prende forma attraverso l’intesa tra il ministero della Difesa e Leonardo, chiamata a sviluppare radar di nuova generazione per rafforzare le capacità di sorveglianza e integrazione dei sistemi. L’iniziativa si inserisce nel percorso avviato con il Michelangelo Dome e riflette una scelta che lega esigenze operative, autonomia tecnologica e ruolo dell’Italia nel quadro europeo ed euroatlantico
L’Italia compie un nuovo passo nel rafforzamento delle proprie capacità di difesa contro le minacce a lungo raggio, in una fase in cui la sicurezza europea è attraversata da trasformazioni rapide e da un ritorno della centralità dei sistemi di protezione integrata.
Il quadro strategico dell’annuncio
L’annuncio riguarda l’avvio di un programma nazionale che punta a sviluppare sensori avanzati per intercettare e monitorare vettori balistici, inserendosi in un disegno più ampio che mira a consolidare l’autonomia tecnologica del Paese e a rafforzarne il ruolo nel contesto euroatlantico. La rilevanza dell’iniziativa non risiede solo nel profilo industriale, ma anche nella sua collocazione strategica, a poche settimane dalla presentazione del Michelangelo Dome pensato per rispondere a scenari sempre più complessi e multidominio.
Il passaggio operativo del Michelangelo Dome
Nel dettaglio, il programma prende forma attraverso un contratto siglato tra Leonardo e la Direzione informatica telematica e tecnologie avanzate del ministero della Difesa per lo sviluppo e la fornitura di quattro radar di nuova generazione destinati alla difesa balistica a lungo raggio, con capacità di contrasto di minacce fino a tremila chilometri. L’intesa rappresenta una tappa successiva alla recente presentazione del Michelangelo Dome e segue il primo lancio di qualifica del sistema missilistico SAMP/T di nuova generazione, già equipaggiato con un radar avanzato.
Il ruolo dei radar nell’architettura del sistema
I sensori previsti, il Ground based radar e il Mobile long range radar, si basano su una tecnologia digitale a scansione elettronica che consente elevata efficienza e ampia portata di rilevamento, garantendo sorveglianza continua, individuazione tempestiva della minaccia e precisione nel tracciamento. Queste capacità permettono di aggiornare in tempo reale il quadro tattico e di fornire dati mirati ai sistemi di controllo del fuoco collegati agli effettori, secondo una logica di architettura aperta e di integrazione di tutti gli assetti.
Il valore strategico della filiera nazionale
La scelta di investire su una filiera nazionale per la sensoristica avanzata rafforza la postura strategica italiana, riduce la dipendenza tecnologica dall’estero e consolida una posizione di rilievo nel panorama europeo della difesa aerea e missilistica, con ricadute che vanno oltre il piano militare e toccano quello industriale, tecnologico e di credibilità internazionale.
















