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Decreto Balduzzi, il governo ci ripensi

Lo Stato può attraverso la politica fiscale indirizzare i suoi cittadini ad avere comportamenti alimentari e stili di vita virtuosi? È il tema che anima quotidiani e social network dopo l’anticipazione del decreto sanità, per ora solo una bozza, che prevederebbe una tassa sulle bevande gassate e zuccherate e interventi su fumo e gioco d’azzardo.
 
Proposte che si basano, se vogliamo, su considerazioni ampiamente condivise, quasi banali: che bere troppa aranciata faccia male è chiaro a tutti, ma che imposte dall’alto investono necessariamente anche sfere più alte come quelle della libertà individuale e lo Stato liberale. Ne vale davvero la pena? Forse no, mettendo sul piatto della bilancia gli introiti che questo provvedimento potrebbe portare alle casse dello Stato e la rabbia che ha suscitato e potrebbe fare ancora tra gli italiani.
 
Per questo, evitando facili ironie o polemiche, auspichiamo che il ministro Balduzzi e il governo Monti ripensino una norma i cui effetti ideologici potrebbero essere maggiori rispetto ai benefici per l’erario.


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