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Ecco il manifesto anti crisi di EconomyUp.it

Coraggio, creatività, digitale, futuro, innovazione, internazionalizzazione, Made in Italy, ottimismo, sostenibilità, start up. Sono questi i dieci “valori” attraverso cui far ripartire l’economia italiana secondo un gruppo di imprenditori di successo che ha deciso di lasciarsi alle spalle la crisi e lanciare un “manifesto” che guardi al futuro.

CHI SONO GLI IMPRENDITORI
Nel novero dei promotori molti nomi noti: Oscar Farinetti (presidente Eataly, nella foto), Nerio Alessandri (Fondatore e Ad di Technogym), Paolo Ainio (fondatore e Ad di Banzai), Federico Marchetti (Fondatore e Ad di Yoox), Sergio Dompé (presidente di Dompé Farmaceutici), Remo Pedon (Ad del Gruppo Pedon), Brunello Cucinelli (Ad Brunello Cucinelli), Federico Grom e Guido Martinetti (fondatori e Ad delle Gelaterie Grom), Gian Luca Sghedoni (Ad Kerakoll) e Fabio Cannavale (Fondatore e direttore esecutivo di Bravofly Rumbo Group), per citarne alcuni.

IL MANIFESTO PER LA CRESCITA
Il “manifesto”, che raccoglie le esperienze di molti protagonisti di fortunate storie di business, sarà pubblicato nella prima edizione speciale di carta di EconomyUp.it, un magazine digitale diretto da Giovanni Iozzia, edito su iniziativa del Corriere delle Comunicazioni e dedicato a innovazione, start up e made in Italy, che sarà presentato e distribuito in edizione limitata a Smau, dal 23 al 25 ottobre, e al World Business Forum di Milano, il 5 e il 6 novembre.

GLI OBIETTIVI
Il decalogo stilato dagli ideatori del manifesto è un modo “per raccontare un Paese che è un brand apprezzato in tutto il mondo” e nasce dalla “necessità di coniugare l’immagine dei prodotti made in Italy con l’azione e l’intraprendenza delle start up locali“. Con un invito rivolto ai giovani a pensare positivo e guardare al “futuro piuttosto che a tirare i remi in barca ancorandosi con nostalgia al passato”. Provando a fare la differenza nel panorama internazionale grazie alla creatività, all’innovazione, alla sostenibilità e al coraggio, che deve essere abbinato alla “conoscenza dei numeri, l’indicatore più preciso dello stato delle cose”, chiosano i promotori dell’iniziativa.

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