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Le Fiamme Gialle invadono le Regioni

Dopo il Lazio, ora tocca al Piemonte? O all´Emilia Romagna? Sono state aperte due indagini conoscitive per entrambe le Regioni.
 
Una quindicina di uomini della Guardia di Finanza ha fatto un blitz negli uffici dei gruppi politici del Consiglio Regionale del Piemonte per acquisire documentazione relativa alle spese degli stessi gruppi.
L´acquisizione avviene nell´ambito di un´indagine conoscitiva avviata nei giorni scorsi dalla Procura di Torino.
 
L´acquisizione dei documenti è avvenuta negli uffici di tutti i gruppi consiliari e riguarda le spese sostenute dai gruppi a partire dal primo gennaio 2008. Nell´operazione sono impegnati gli uomini del Nucleo di Polizia Tributaria di Torino della Guardia di finanza, ai quali i pm Andrea Beconi ed Enrica Gabetta, titolari dell´inchiesta, hanno delegato le indagini.
L´inchiesta riguarda i bilanci dei gruppi del Consiglio regionale del Piemonte ed è nella fase iniziale. Al momento – da quanto è trapelato – i pm non hanno formulato ipotesi di reato e non vi sono persone sottoposte a indagini.
Il senso degli accertamenti è verificare se ci sono casi di malversazione dei fondi o di irregolarità nella rendicontazione di spese e nelle richieste di rimborso, o di percezione irregolare di benefit.
 
Il Consiglio regionale del Piemonte ha pubblicato on-line sul sito istituzionale i rimborsi chilometrici autocertificati dati ai consiglieri per le presenze sul territorio nel 2011. I dati sono divisi per componenti dell´Ufficio di presidenza, Giunta e Consiglio, indicando il relativo importo per ciascun componente.
Successivamente, si legge sul sito, saranno pubblicati i rimborsi relativi al primo semestre 2012 e poi quelli del 2010 e della precedente legislatura. Questi dati infatti non sono stati ancora informatizzati e sarà necessario più tempo per la messa in rete.
 
La Procura di Torino – secondo quanto si apprende in ambienti investigativi – ha aperto il fascicolo di indagine di propria iniziativa: non ci sono stati esposti, segnalazioni o denunce.
“Non datemi tutta questa importanza: la mia era solo una provocazione, un modo per sollevare un problema che esiste non soltanto in Piemonte, ma in tutte le Regioni, e che non può essere risolto dalla Guardia di finanza, ma dalla politica”. Così Roberto Rosso, deputato Pdl, commenta le notizie secondo le quali e´ stato un suo intervento, a una trasmissione televisiva, a innescare l´inchiesta della Procura sui conti dei gruppi consiliari del consiglio regionale del Piemonte.
 
In Emilia 
La procura di Bologna ha aperto una indagine conoscitiva sull´uso dei fondi ai gruppi in Regione Emilia-Romagna. L´ha spiegato il procuratore capo, Roberto Alfonso, aggiungendo che l´inchiesta, senza titolo di reato, è coassegnata ai pm Morena Plazzi e Antonella Scandellari.


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