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Ecco tutti gli sprechi delle Regioni

Le Regioni sono un problema. È un dato di fatto. Ancor di più dopo la lunga lista di sprechi e di scandali che hanno coinvolto il Lazio e la Lombardia. Un regionalismo nato senza controlli, che Pierfrancesco De Robertis, giornalista del Quotidiano nazionale, svela attraverso un viaggio tra costi, sprechi e privilegi di quella che lui definisce la “casta invisibile delle Regioni”.
 
E con il suo libro-inchiesta (“La casta invisibile delle Regioni”, Rubbettino editore) De Robertis ci aveva già messo in guardia: “Il super Consiglio del Lazio”. Così titola un intero capitolo dove l’autore si interroga sugli oltre cento milioni di euro spesi dal Consiglio laziale. “Era un disastro annunciato – commenta il giornalista a Formiche.net – E anche il sistema Formigoni aveva dato sospetti”.
 
Ma bisogna distinguere i casi. “In Lombardia i parametri sono virtuosi”, puntualizza De Robertis. “Ma Formigoni si è arroccato, così come è buona norma tra i politici. Avrebbe dovuto capire che era giunto alla fine del suo governo e gestire con maggiore lucidità l’uscita di scena”.
 
Le Regioni fanno acqua da tutte le parti, ma De Robertis preferisce non stilare una lista delle più o meno virtuose. “Si finirebbe per mettere in ombra le altre”, spiega. Ma se consideriamo i costi dei Consigli regionali qualche dato emerge. “I siciliani sono i più coloriti”, ad esempio. Con un totale di 170 milioni, la Sicilia occupa il primo posto. A fronte dei 38 milioni dell´Emilia Romagna e i 32 della Toscana. “Ma è la casta in sé che costa”, ci tiene a sottolineare De Robertis.
 
Ma come sconfiggere lo strapotere della casta?
I problemi sia dei costi della politica nelle istituzioni locali sia della necessità di importanti ritocchi al Titolo V della Costituzione, vanno risolti ridimensionando innanzitutto le spese delle Regioni, spiega l’autore del saggio edito da Rubbettino.
“Il decreto legge sulla trasparenza e la riduzione dei costi degli apparati politici rappresenta ad esempio la prova che per la prima volta è stato messo sul tavolo il problema delle Regioni”, risponde De Robertis. Il decreto legge approvato in Consiglio dei ministri taglia il numero di consiglieri e assessori applicando il decreto anticrisi 138 del 2011 e dà una sfoltita a tutti gli emolumenti percepiti da consiglieri, presidenti e componenti della giunta regionale.
 
E allora non resta che vedere come queste recepiranno il provvedimento. “Ma si sa, in Italia si fa fatica a togliere i privilegi acquisiti”, conclude De Robertis.

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