“Vuoi un Retweet? Includi una foto”, titolava un articolo sul sito specializzato Mashable confermando con i dati di una ricerca la maggiore efficacia dei tweet corredati da immagini.
Per il mondo social la notizia non rappresentava però una novità. Foto grandi e in bella vista hanno sempre funzionato online. Vale soprattutto per Facebook e non poteva essere diversamente per Twitter.
E così a pochi giorni dal suo arrivo in Borsa anche Twitter si è adeguato presentando un nuovo format che rende visibili le immagini allegate ai messaggi interrompendo bruscamente il flusso testuale a cui eravamo abituati.
Le origini
All’origine tutto aveva un senso. Una sorta di selezione naturale aveva diviso i navigatori del web in seguaci di Mark Zuckerberg e geni della sintesi. I primi si dilettavano pubblicando pensieri, foto e video su Facebook sbirciando soprattutto le bacheche degli amici, i secondi a sentenziare su tutto nel recinto dei 140 caratteri offerti da Twitter.
La rincorsa
Poi però i due social network si sono avvicendati in una corsa continua anche se a guardare bene la parte del copione è toccata sempre a Facebook. L’ha fatto ad esempio imitandolo nell’hashtag e nella possibilità di embeddare i post. Tentativi messi in atto per contrastare in qualche modo la brevità, punto di forza ma anche di debolezza del sito di microblogging, offrendo elementi in più capaci di offrire una maggiore contestualizzazione dei contenuti.
Gli obiettivi
Le foto visibili potrebbero collocarsi in questo scenario o nascondono altri obiettivi?
“È esteticamente piacevole – si legge in un articolo pubblicato su TechCrunch -. Immagini e video renderanno il flusso più intuitivo rispetto ad uno di solo testo”. Motivo nobile che non disdegna nuovi guadagni: “Si prevede la possibilità per gli inserzionisti di assicurarsi una maggiore visibilità”, scrive il giornalista del sito specializzato in nuovo tecnologie.
In attesa dei primi commenti in Rete, su TechCrunch è possibile esprimere la propria opinione in merito alla nuova versione di Twitter