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Nel Paese delle meraviglie, Crozza incorona Passera

Che ci fa Corrado Passera nel Paese delle meraviglie? Alla seconda puntata su La7, nessuno dei telespettatori poteva immaginare che Crozza potesse ´aprire´ il suo format ad un ospite. Non un ospite qualunque ma lui, quel super ministro che ha deleghe per lo sviluppo economico, il commercio internazionale, le comunicazioni, le infrastrutture e i trasporti. Passera dovrebbe occuparsi di tanti di quei dossier che non basterebbero 24 ore di lavoro al giorno.
 
Salutato come leader in pectore della terza repubblica e novello salvatore della patria, l´ormai ex banchiere suscita ora qualche delusione: chissà cosa ci si aspettava da lui. Il bilancio della sua esperienza nel governo non si può ancora fare e non è detto che a dispetto di invidiosi o ´concorrenti´ possa anche essere persino positivo (in condizioni comunque, va detto per onestà intellettuale, drammatiche).
 
Il cruccio maggiore però resta quello relativo al dilemma: farà o non farà politica dopo? L´interrogativo sembra una formalità, vedremo. Intanto Passera sembra volersi preparare. Non solo va nel circolo sportivo dell´amico Giovanni Malagò per tenersi in forma fisicamente, ma l´altra sera è apparso come d´incanto nel piccolo schermo della tv di Telecom. Non in una trasmissione qualunque ma in quella glamour di Crozza.
 
Il conduttore, per l´occasione nei panni di un improbabile Marzullo, è stato ironico ma con affetto, senza asprezze. E, magia!, il ministro – quello accusato dalla Roma dei Palazzi di essere algido – si è rivelato simpatico, dotato di una umanità. In termini di comunicazione è stata un´uscita da manuale: bravissimo Passera, bravissima la persona che lo ha consigliato (il capace portavoce Stefano Porro o la competente moglie Giovanna Salza?). Certo, quello di Crozza è un Paese delle meraviglie e quello reale è ben diverso. In ogni caso, non è poca cosa.
 
 


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