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La valanga della magistratura si abbatte su Finmeccanica

Il gruppo della Difesa Finmeccanica è nel pieno della bufera. Il dirigente di Finmeccanica, Paolo Pozzessere, è stato infatti arrestato nell´ambito dell´inchiesta condotta dalla Procura di Napoli sulle attività all´estero del colosso di Stato. Si procede per l´ipotesi di reato di corruzione internazionale.
 
L´inchiesta, che questa mattina è giunta a una nuova svolta con l´arresto di Paolo Pozzessere (ex dirigente di Finmeccanica e attualmente senior advisor della società per i rapporti con la Russia), riguarda le forniture eseguite da tre società del colosso, Augusta-Westland, Telespazio e Selex.
 
Le indagini, in particolare, sono orientate sulle forniture di armamenti e elicotteri al governo di Panama nell´ambito di accordi con lo Stato italiano, e su una fornitura di notevole importo di navi in Brasile.
 
A quanto si apprende l´inchiesta di Napoli su Finmeccanica coinvolgerebbe anche l´ex ministro Claudio Scajola, per un´ipotesi di corruzione internazionale in riferimento a un suo presunto tentativo di mediazione in un affare legato a forniture all´estero da parte del colosso italiano. L´attenzione degli inquirenti si è focalizzata anche sul suo portavoce Nicolucci.
 
“Non ho mai avuto incontri privati”, ha dichiarato Claudio Scajola in un’intervista a Tgcom24. “Sono sereno e non capisco cosa ci sia dietro ma da adesso sono a disposizione dei magistrati, se volessero sentirmi sull’argomento. Mi pare strambo – continua Scajola – che in questo momento un’attività di ministro di cui sono orgoglioso possa essere vista come qualcosa di losco. Non ammetto alcuna speculazione vergognosa. Non ho alcun portavoce che si chiama Nicolucci, conosco un deputato, ma non ho mai avuto un portavoce con questo nome”, conclude.


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