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Vendola assolto. Continua la sua corsa alle primarie

“Assolto”. Non ha bisogno di nessun commento su twitter Nichi Vendola nel dare la notizia della sentenza di assoluzione dall´accusa di concorso in abuso d´ufficio nell´inchiesta sulla sanità in Puglia.
 
“Per me è un momento di felicità. In questi anni sono stato usato come contraltare per le più scandalose inchieste che hanno coinvolto un pezzo di ceto politico verminoso. Sono una persona perbene ed è stato per me come bere un calice amaro. L´ho fatto con rispetto nei confronti della giustizia, con rispetto nei confronti della procura della Repubblica”, ha commentato il presidente della Regione Puglia che ha accolto la notizia in lacrime.
 
Nei giorni scorsi il candidato alle primarie del centro sinistra aveva promesso: “Una sentenza di condanna, sia pure relativamente ad un concorso in abuso d’ufficio, per me sarebbe un punto di non ritorno, segnerebbe un mio congedo dalla vita pubblica. Ma una sentenza ispirata a verità e giustizia credo che restituirà a me quello che mi è dovuto, cioè la mia totale innocenza’.
Anche Lea Cosentino, ex direttore generale della Asl di Bari, è stata assolta dall´accusa di concorso per abuso di ufficio. “Sono felice perché finalmente è stata fatta giustizia, e potrò toglierli il bollino di accusatrice che mi ha accompagnato in questi ultimi mesi”.
 
La Procura di Bari aveva chiesto una condanna da un anno e otto mesi per il leader di Sel. Gli inquirenti contestavano a Vendola di aver istigato l´allora dg Cosentino a riaprire i termini per la presentazione delle domande per accedere al concorso, con l´obiettivo – ritiene la Procura – di assicurare a Sardelli l´assunzione quinquennale. I fatti si riferiscono al periodo compreso tra settembre 2008 e aprile 2009.


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