Caro Direttore,
Carlo Stagnaro ha commentato la notizia da te riportata su Formiche.net circa un eventuale piano di Cassa depositi e prestiti sul sistema delle utilities italiane. Non sono in grado e comunque non intendo entrare nel merito dei progetti di Cdp ma vorrei cogliere l´occasione di partecipare invece al dibattito che ne sta seguendo.
Stagnaro è un intellettuale serio e coerente ed ha come faro culturale una idea molto precisa di economia incardinata sul principio del libero, liberissimo, mercato. Non mi stupisce quindi che lanci strali contro Cdp proponendo di ´scassinarla´. In queste settimane abbiamo letto tanti attacchi “pelosi” da parte di economisti che il presidente del Consiglio ha definito ´benaltristi´.
A differenza di questi credo vada riconosciuto all´Istituto Bruno Leoni un approccio lineare e trasparente. Proprio l´apprezzamento del ragionamento liberista di Stagnaro mi consente di dissentire e di porre la questione negli unici termini in cui è corretto, secondo me, porla.
Stagnaro non mette in dubbio la correttezza dell´operato di Cdp, il cui management ha fatto un lavoro egregio. Stagnaro eccepisce sull´esistenza in natura di un soggetto come Cdp e come Cdp si è trasformato grazie (grazie!) all´ex ministro Tremonti.
Personalmente invece sono convinto che una realtà come quella rappresentata da Franco Bassanini e Giovanni Gorno Tempini (se amministrata correttamente come loro hanno fatto) sia uno strumento virtuoso e fondamentale per realizzare un modello sostenibile di economia sociale di mercato.
Vengo al punto. Il dilemma non è Cdp sì o no. Il dilemma è quale debba essere il modello di sviluppo del nostro Paese, se ci ispiriamo di più, banalizzo, a Smith o a Keynes. Il dibattito politico dovrebbe vertere su questo e non su aspetti tattici e miserevoli.
L´economi sociale di mercato è un oggetto non facilissimo da declinare e capisco si presti a possibili equivoci. Anche a proposito di Cdp, vorrei segnalare l´intervento che pochi mesi fa Bassanini ha scritto per la rivista Formiche e che ritengo particolarmente utile ad inquadrare il tema.
Per il resto, insisto: cerchiamo di orientare il dibattito, per quello che possiamo, dai soggetti (Cdp, in questo caso) agli oggetti (economia di libero mercato).
Cordialmente,
Paolo Messa