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Le spiegazioni di Cia ed Fbi al Congresso

Oggi è giorno di festa negli Stati Uniti. È il Veteran Day, per cui i funzionari della Cia e dell´Fbi potranno presentarsi solo domani davanti al Congresso. Sono stati convocati per fare chiarezza sull’indagine che ha costretto David Petraeus a dimettersi dalla guida dell’intelligence americana.
 
Il responsabile democratico al Senato per le questioni di intelligence, Dianne Feinstei, ha annunciato ieri di voler avviare un’inchiesta sulla gestione del caso da parte dell’Fbi, chiedendo il perché il Congresso è stato tenuto all’oscuro. “È un fulmine. Questo è qualcosa che ha ripercussioni sulla sicurezza nazionale. Credo che avremmo dovuto essere informati”, ha detto Feinstein su Fox News. Il ministro della Giustizia Eric Holder, invece, era a conoscenza dell’indagine dalla scorsa estate, mentre il leader repubblicano alla Camera dei Rappresentanti ne era stato informato a ottobre.
 
Le agenzie di intelligence americane sono tenute a informare i leader delle commissioni di intelligence del Congresso su “attività importanti di intelligence”. Ma come sottolinea oggi il Wall Street Journal, l’Fbi e il ministero della Giustizia hanno preferito rispettare le normative che impongono di non divulgare informazioni su indagini ancora in corso.
 
Alcune fonti hanno riferito al New York Times che lo stesso direttore per l´intelligence nazionale del presidente Barack Obama, James Clapper, è stato informato dell’inchiesta solo martedì scorso, durante le operazioni di voto che hanno confermato Obama alla Casa Bianca. Clapper ne avrebbe discusso con Petraeus il giorno dopo, consigliandolo sul fatto che “la cosa migliore da fare è dimettersi”. Secondo la Casa Bianca, Obama ha appreso della vicenda giovedì, per poi accettare le dimissioni il giorno dopo.


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