E’ la seconda volta nel dopoguerra che la sinistra riesce ad eliminare un avversario politico avvalendosi di una “quinta colonna” annidata nel potere giudiziario. Prima Bettino Craxi ora Silvio Berlusconi.
Nessun paragone tra le due personalità e tra le responsabilità di ciascuno. Berlusconi è stato in larga misura artefice delle proprie sventure. Ma le eliminazioni per via giudiziaria degli avversari costituiscono eventi destinati a lasciare un segno nella storia del Paese.
Il destino del Cavaliere era segnato, ma avergli voluto negare il ricorso del tutto legittimo alla Consulta e persino il pronunciamento con voto segreto anziché segnalare fermezza, denotano viltà e paura.
Anche Scelta civica ha perso l’occasione per differenziarsi dalla sinistra forcaiola.
Giuliano Cazzola