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Ecco tutti gli ultimi sondaggi su Renzi, Berlusconi, Alfano e Grillo

Matteo Renzi spinge per votare? Enrico Letta si blinda cercando un passaggio parlamentare? Angelino Alfano intende far valere a palazzo Chigi i suoi parlamentari? Al netto di strategie e nuovi posizionamenti, gli ultimi numeri dei sondaggisti possono chiarire qualche punto in più dell’attuale situazione partitica nel Paese.

DEMOS
La rilevazione Demos pubblicata oggi da Repubblica registra un sostanziale test a testa tra il centrodestra e il centrosinistra, appaiati al 32% circa. Cresce leggermente il M5S con il 21%, il Centro stabile al 5%, al pari della nuova formazione di Angelino Alfano. Il dato riguarda il fatto che i due partiti post-Pdl, insieme, hanno recuperato quasi 6 punti percentuali, rispetto a un mese fa. Il Nuovo Centro-destra (Ncd) si è ritagliato uno spazio al momento ancora limitato, dal momento che i suoi elettori vengono per la metà dal Pdl e per quasi il 10% dal Centro (Monti e Udc). Secondo i dati di Demos tra gli elettori di Ncd si registra la fetta più alta di giudizi positivi sul governo Letta I, dopo i Centristi: ben il 70%. Il doppio rispetto a quelli di FI: 33%. Quelli del M5S sono al 23%. Il Pd invece sconta la confusione sull’asse Renzi-Letta e la flessione del Sel di Vendola post caso Ilva e telefonata pubblicata in rete. Resta il primo partito con il 29% ma perde tre punti in un mese. I grillini non perdono posizioni rispetto alla soglia del 20%, frutto di una base solida che per il 60% non si è pentita del voto dato ai Cinque stelle e sarebbe disposta a riconfermarlo. Scelta civica è data al 3,2 mentre l’Udc al 2,1.

PANORAMA
Secondo il trend pubblicato sullo scorso numero di Panorama da parte dell’Istituto ricerche Ferrari Nasi & Associati la nuova An potrebbe sfondare la quota del 6%, posizionandosi al secondo posto nella classifica del centrodestra, dietro a Forza Italia che guida la coalizione con il 21% dei consensi. Numeri significativi perché registrati nonostante il voto di decadenza di Silvio Berlusconi da Senatore e nonostante la faida intestina sui destini del Patrimonio di An. Entrambi i due partiti protagonisti della fusione a freddo nel Pdl, Fi e An, sono oggi a loro volta divisi in due fazioni: il NcD di Alfano in quotidiana polemica con i forzisti berlusconiani e il Movimentoxlalleanzanazionale considerato figlio di un dio minore dai Fratelli d’Italia di La Russa e Meloni Il rimo dato all’1,7%, i meloniani al 2,3%). Ma come possono pretendere di porre un veto sul simbolo di An, si chiede più di qualcuno, due esponenti ex aennini passati in Fi, come Gasparri e Matteoli, che corrono sotto un’altra bandiera? Appuntamento al 14 dicembre con una infuocata assemblea generale degli iscritti.

EUROMEDIA
Secondo l’ultima rilevazione effettuata da Euromedia Research per la trasmissione Porta a Porta, il primo è ancora il Pd con il 26,1%, ma il centrosinistra, che nel complesso tocca il 30,6%, verrebbe superato dal centrodestra, salito al 34,6%. Forza Italia cresce dell’1,2%, e sale al 21,7%. Poi c’è il 4,3% della Lega Nord, e il 3,75 del Nuovo Centrodestra. Infine Fratelli d’Italia al 2,8% e Movimento per Alleanza Nazionale all’1,7%.



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