Renziani vs lettiani, ma non è solo una questione di volti e di braccia. Perché l’inner circle del neo segretario piddì ha individuato una serie di ambiti dove l’intervento governativo è definito “provvedimento-mancia”. Mentre invece sarebbero necessarie altre tipologie di azione. Una cartina di tornasole per stabilire le misure bocciate e promosse dai renziani la fornisce un tweet del super renziano Dario Nardella, che scrive: “Ecco alcuni provvedimenti-mancia (marchetta?) approvati. É questa la strada giusta?”.
SOLDI E SALDI
Ce n’è per tutti i gusti, dai 200mila euro per l’Orchestra “I Virtuosi italiani” di Verona al milione di euro per il teatro San Carlo di Napoli, fino al milione e mezzo destinato all’assunzione a tempo determinato di personale operaio da parte del Corpo forestale dello Stato, un settore finito già nell’occhio del ciclone nel recente passato per sovrannumero e sprechi diversificati.
TASSE E SGRAVI
Nella lista messa alla berlina dai renziani, per stigmatizzare l’operato del governo Letta, piccano i quattro milioni e rotti per eliminare la maggiorazione Tares in Valle d’Aosta, i cinque milioni per la fiera di Verona, altrettanti per il Fondo bieticolo saccarifero (a valere su fondo sviluppo meccanizzazione agricola). Altri cinque milioni per il Centro di coordinamento sugli screening neonatali e per i Collegi universitari legalmente riconosciuti. Si parla tanto di utilizzare con attenzione i fondi europei, ed ecco subito più di cinque milioni per assumere 120 persone che avranno il compito di monitorare l’utilizzo dei fondi strutturali.
COMUNICARE E SPENDERE
Anche la comunicazione è supportata da non pochi denari, come i sei milioni destinati al fondo per le esigenze indifferibili di collaborazione televisiva con la Repubblica di San Marino. Spiccano – nella lista linkata dal rendiamo Nardella in cui sono biasimate le mance/marchetta – poi ben sette milioni e mezzo per il 2015 e per il 2016 per l’incentivazione del personale amministrativo appartenente agli uffici giudiziari che abbiano raggiunto gli obiettivi di performance. Come dire che si premia chi già lavora. Ci sono poi ben 25 milioni per i lavori socialmente utili in Calabria, 30 milioni all’ospedale Bambin Gesù e 64 milioni per il semestre di presidenza italiano dell’Ue. I lavori socialmente utili nel Mezzogiorno registrano altri 100 milioni, rispettivamente a Napoli e Palermo, con un’altra voce generica da 140 milioni per i forestali in Calabria.