Meccanismo fondamentale per la sicurezza del sistema elettrico o regalo non più giustificato a pochi grandi consumatori a spese di tutti? Quel che è certo è che da una riforma dei servizi di interrompibilità si potrebbero rimediare centinaia di milioni di euro l’anno per alleggerire la bolletta di famiglie e imprese. Stiamo parlando di quel sistema di sconti concessi ad alcuni grandi consumatori di elettricità in cambio della disponibilità di farsi interrompere, in caso di emergenza per il sistema elettrico, la fornitura. La potenza complessiva coinvolta è di 3.900 MW, per un impatto netto sui consumatori di circa 400 milioni di euro l’anno.
Il meccanismo vigente sarebbe scaduto con la fine del 2013, ma con una delibera (allegata in basso), l’Autorità per l’Energia lo ha prorogato fino al 30 giugno 2014. Gli attuali servizi sono infatti ritenuti dal regolatore “parte integrante della difesa del sistema elettrico” e per questo si è ritenuto di prorogarli finché se ne riscrivono le regole. Nel frattempo l’Aeeg ha appunto avviato il procedimento per la definizione della nuova disciplina che dovrebbe entrare in vigore dal primo luglio.
A questo scopo l’Autorità ha approvato il documento di consultazione sulla “Riforma della disciplina di approvvigionamento delle risorse interrompibili”. Vi si propone un nuovo sistema che dovrebbe rimodulare il meccanismo in base alle mutate esigenze del sistema elettrico: se originariamente, si spiega, il servizio di interrompibilità era utilizzato principalmente per esigenze di adeguatezza in un contesto di insufficienza di capacità, attualmente – in una sistazione di overcapacity e di crescente penetrazione di generazione distribuita non programmabile – tale servizio è utilizzato principalmente per esigenze di sicurezza nell’ambito del piano di difesa della rete elettrica nazionale.
I soggetti interessati potranno inviare le proprie osservazioni entro il 10 febbraio attraverso il servizio interattivo disponibile sul sito dell’Autorità, tramite posta (elettronica o ordinaria) o via fax.