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Se il M5S fa ammuina per non dover governare mai

“Renzi ha proposto tre modelli, gli è stato risposto di no sul blog. Poi Casaleggio ha ribadito i tre no. La considero un’occasione persa”.

Alla vigilia di una mistica consultazione della rete su quale legge elettorale sia la preferita tra i militanti grillini, le parole del senatore cinquestelle Lorenzo Battista sembrano dare ragione a Renzi, che ha valutato i parlamentari del M5S “prigionieri del blog”. Una prigionia che Battista implicitamente riconosce e che rischia di non portare da nessuna parte, se è vero che “nessun partito può cambiare la legge da solo”.

Oltretutto, a dispetto della corta memoria del dibattito pubblico, lo stesso Battista ricorda i dieci mesi di capriole a cinque stelle sull’argomento: “appena entrati in Parlamento abbiamo detto ‘tutti a casa’, poco dopo abbiamo votato la mozione di Giachetti per il Mattarellum, poi abbiamo sostenuto che andava bene il Porcellum, successivamente c’è stata la proposta di Toninelli, poi abbiamo sostenuto che si poteva votare con il modello uscito dalla sentenza della Consulta”.

Insomma, le idee sul punto in casa grillina sono ad essere generosi poco chiare, o almeno molto ma molto volubili.

E tendono a rafforzare il dubbio che Grillo Casaleggio & Co. non siano particolarmente interessati alla governabilità e quando parlano di raggiungere il 51% lo facciano per scherzo, non avendo la benché minima intenzione di prendersi responsabilità di governo o di altro tipo. Molto più comodo fare una borbonica “ammuina” e lucrare consensi con l’opposizione urlata a vita.

Un po’ come ha fatto per anni la sinistra radicale, con in più la furbata che senza la parola “comunista” si pescano voti dovunque. Certo, se poi si pensa alla fine che quella sinistra ha fatto…



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