Nasce a Roma l’associazione Onlus Mecenati della Galleria Borghese con lo scopo di promuovere, sostenere e valorizzare quella che è considerata una delle più belle gallerie d’arte d’Europa. Una nuova ed efficace azione sinergica a garantire una valida cooperazione fra pubblico e privato per il sostegno e la valorizzazione del sistema culturale italiano in un ottica di rilancio internazionale.
Nomi di spicco tra imprenditori e collezionisti d’arte si sono riuniti per dare vita ad un importante progetto che vede la Galleria al centro di nuove iniziative culturali ed artistiche al fine di accrescerne il prestigio e la visibilità a livello nazionale ed internazionale. Silvia Venturini Fendi, Miuccia Prada, Jacaranda Caracciolo, Maite Bulgari, il finanziere francese Robert de Balcany, Martine Orsini, Ugo Pierucci, Renata e Andrea Mauro Boccanelli, Pietro Albanese, Anna d’Amelio Carbone, Antonio D’Amato, Marino e Paola Golinelli, Walter Mainetti e il gioielliere Fabio Salini sono i soci fondatori dell’iniziativa.
“E’ un progetto – spiega Maite Bulgari presidente dell’associazione – che si sviluppa con più finalità, dalla promozione e realizzazione di studi e pubblicazioni sulle opere presenti in Galleria, alla loro conservazione con l’utilizzo di avanzate tecnologie di ricerca, dalla formazione con corsi e seminari alle attività didattiche e promozionali, dall’organizzazione di manifestazioni ed incontri di rilevante interesse scientifico e culturale alla raccolta straordinaria di fondi. Ma il progetto che ci sta più a cuore e su cui stiamo già lavorando – prosegue Maite Bulgari– è la realizzazione del primo grande centro studi su Caravaggio proprio nella galleria Borghese che ne custodisce in assoluto più opere per numero ed importanza. Una iniziativa che porterà la Galleria ad essere strategicamente il punto di riferimento internazionale per tutto quello che concerne il grande artista lombardo.
La prima presentazione ufficiale dei Mecenati è fissata per il 3 febbraio prossimo alla Galleria Borghese con una anteprima della mostra di Alberto Giacometti, a cui seguirà una raccolta fondi con una raffinata cena per trecento selezionati sostenitori del progetto, ispirata rigorosamente nella scenografia e nei suoi decori ai colori e alle nature morte del Caravaggio.