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Che cosa combinano dissidenti ed espulsi del Movimento 5 Stelle

Dopo essere stati allontanati dal loro partito, alcuni espulsi e fuoriusciti del Movimento 5 Stelle si organizzano creando una nuova formazione politica che presenteranno ufficialmente domani 9 febbraio nel corso di un’assemblea pubblica nella biblioteca comunale di Aprilia, in provincia di Latina.

IL NUOVO PROGETTO
Tra i fondatori del soggetto, denominato Democrazia in Movimento, Valentino Tavolazzi (nella foto) – tra i primi epurati con lettera raccomandata dagli avvocati di Grillo -, Fulvio Biagini – autore delle 20 domande a Casaleggio, Raffaele De Sandro Salvati – già Lista per Cento -, Dario Sironi – Lista Civica per Sesto -, Ivano Mazzacurati – Bologna -, Fabio D’Anna – Palermo.

Ad accomunarli, sostengono, la volontà di costruire “una alternativa al partito – azienda” in cui hanno militato in passato e nel quale per i motivi più svariati sono entrati in contrasto o col comico genovese o col guru milanese.

LE MOTIVAZIONI DEL GESTO
Il Movimento – spiegano in una nota gli ex dissidenti – nasce dall’esigenza di creare un’alternativa democratica alle logiche partitocratiche e clientelari dello scenario politico, ma pure – scrivono in tono durissimo riferendosi alle loro esperienze nel M5S – alle logiche aziendalistiche di coloro che utilizzano la rete come luogo in cui imbrigliare le coscienze e controllarle per i propri fini personali“.

ESPULSI E FUORIUSCITI
La mossa di creare un nuovo soggetto che raccogliesse gli ormai numerosi esclusi dal “cerchio magico” dei pentastellati era attesa da tempo.
Oltre ai fondatori del neonato movimento, tra gli espulsi o i fuoriusciti si ricordano, per citarne alcuni, il vicepresidente dell’Assemblea regionale siciliana Antonio Venturino, che aveva lamentato il mancato dialogo dei pentastellati con altre forze politiche; Giovanni Favia, il consigliere regionale emiliano che si lasciò andare con un giornalista a delle confessioni sul presunto ruolo padronale del guru Gianroberto Casaleggio all’interno del Movimento 5 stelle; Stessa sorte toccò alla consigliera comunale bolognese Federica Salsi, colpevole di aver partecipato a Ballarò, trasmissione di Rai 3 di Giovanni Floris; il senatore Marino Mastrangelireo di aver rilasciato un’intervista nella trasmissione Pomeriggio 5 condotta da Barbara D’Urso.

POCHI VOTI TOLTI AI 5 STELLE
Tuttavia, c’è da rilevare come l’iniziativa per il momento abbia intaccato poco i consensi del Movimento 5 Stelle, almeno negli ultimi rilevamenti statistici. Secondo il sondaggio Ipsos presentato nella trasmissione di Rai 3 Ballarò martedì scorso, se si andasse a votare ora il partito di Grillo e Casaleggio otterrebbe il 21% dei voti, in linea con il gradimento espresso dai suoi elettori negli ultimi mesi.



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