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Taccuino su Borse, titoli e valute

In area Euro giornata di spread in lieve allargamento con tassi tedeschi in calo a fronte di andamento opposto per i Paesi periferici.

BERLINO DELUSA

Il deludente esito della riapertura del titolo decennale tedesco (domanda di 4,33Mld€ a fronte di offerta fino a 5 Mld€) è stato seguito da ricoperture nella fase post asta, dopo che il bund decennale tedesco nei giorni antecedenti l’emissione era stato spinto fino alla soglia dell’1,70%.

DATI MACROECONOMICI

Sul fronte macro questa mattina sono arrivati segnali ancora di pressioni al ribasso sui prezzi di gennaio, sia per quelli alla produzione (nel caso della Germania -1,1% a/a) sia per quelli finali al consumo francesi, risultati al di sotto del consenso. Segnali di rallentamento dagli indici PMI preliminari di febbraio sia dal lato tedesco sia soprattutto con riferimento alla Francia.

CHE COSA SUCCEDE ALLE EMISSIONI

Sul fronte emissioni oggi attese le aste spagnole (fino a 5Mld€ sui comparti 2019, 2024 e 2044) e quelle francesi (fino a 8Mld€ di titoli con scadenze comprese tra i 2 ed i 5 anni). Negli Usa tasso decennale in rialzo dopo la pubblicazione delle minute dell’incontro Fed di fine gennaio.

OCCHIO ALLE MINUTE DELLA FED

E’ emersa un’ampia discussione sulla modifica della forward guidance, al fine di passare a parametri più qualitativi o comunque ad un set di dati piuttosto che focalizzarsi su un singolo valore numerico come il tasso di disoccupazione. All’interno del board è emersa anche la voce della minoranza, favorevole ad un’ipotesi anticipata di rialzo del tasso di riferimento “relativamente presto”. La maggioranza è apparsa comunque propensa ad un incremento non prima del 2015 inoltrato, come confermato ieri anche dalle dichiarazioni di alcuni esponenti Fed.

COME VA L’IMMOBILIARE

Sul fronte macro, i dati sul comparto immobiliare continuano ad essere deludenti, con motivazione generalmente attribuita al mal tempo. Si tratta di una spiegazione che perdura da diversi mesi, aprendo il dubbio sulla possibilità che anche altri fattori stiano contribuendo alla frenata nel comparto immobiliare.

CHE ACCADE ALLA MANIFATTURA CINESE

Sul fronte emergente, l’indice cinese PMI manifatturiero preliminare di febbraio, si è attestato al minimo da sette mesi. Al suo interno in calo sia la componente nuovi ordini, sia quella produzione, anche se la contrazione maggiore ha interessato la componente occupazionale posizionatosi sui livelli minimi da febbraio 2009. Sul dato potrebbe aver impattato la coincidenza dell’inizio del nuovo anno lunare: il sondaggio preliminare infatti è stato condotto nel periodo in cui diverse aziende erano chiuse per festività. Pertanto indicazioni più precise in questo caso potranno arrivare dal dato finale in pubblicazione il 3 marzo.

FOCUS SUL MERCATO VALUTARIO

Euro in deprezzamento questa mattina. Le indicazioni di potenziale rallentamento nel comparto manifatturiero arrivate da Francia e Germania insieme alla continuazione delle pressioni al ribasso sui prezzi, oltre alla percezione di maggiore focus Fed sul timing del possibile primo rialzo dei tassi, hanno comportato il rafforzamento del dollaro fino ad area 1,37. Il primo supporto di breve si colloca tra 1,3650 e 1,3685. Sterlina in lieve deprezzamento ieri dopo il rialzo a sorpresa del tasso di disoccupazione passato al 7,2% dal 7,1% precedente.

LE DISCUSSIONI AI VERTICI DELLA BOE

Ieri sono stati anche pubblicati i verbali dell’ultima riunione della BoE: è emersa una votazione unanime all’interno del board sul mantenimento dell’attuale politica monetaria anche se non vi è stata alcuna citazione riguardante la nuova fase della “forward guidance” annunciata dal governatore Carney la scorsa settimana.



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