Un concorso vinto, un lavoro che ancora non c’è. E i cittadini cosa fanno? Non si rivolgono all’onorevole o al presidente di turno, ma chiedono aiuto su facebook a chi un incarico politico non ce l’ha. Questa è la nuova frontiera del civismo che si affianca/sostituisce non grillinamente alla politica, distratta da altre beghe.
Sono 512 i candidati risultati idonei al concorso “964 allievi agenti in polizia di Stato” del 2013, ma dichiarati non vincitori, penalizzati da calcoli del punteggio non ispirati evidentemente alla meritocrazia. Eppure l’ex ministro dell’Interno poche settimane fa aveva assicurato essere stato sbloccato il turnover delle forze dell’ordine. Un risultato importante, spiegava l’allora responsabile del Viminale, in vista di Expo 2015. Proprio l’esposizione universale che si terrà nel capoluogo lombardo imporrà un rinfoltimento delle forze dell’ordine, né sarebbe risolutivo avviare una nuova procedura concorsuale, dal momento che così gli agenti sarebbero operativi solo nel dicembre 2015, invece gli aspiranti poliziotti entro il prossimo aprile dovrebbero iniziare la frequenza del corso. Per cui le famiglie dei 500 stanno cercando disperatamente visibilità dal momento che non si tratta di tagli o spending review, visto che il concorso è stato fatto e vinto, ma di un diritto vero e proprio.
Per questo hanno contattato la pagine fb non di un parlamentare ma di chi ruoli politici ancora non ha: Silvia Pispico, del Movimento per An. Il tutto con la prima conseguenza che l’ex senatrice Adriana Poli Bortone, già sindaco di Lecce e ministro dell’Agricoltura, ha preso carta e penna per segnalare il problema al non ancora premier Matteo Renzi. Ecco la nuova frontiera del civismo applicato alla politica, ovvero ai bisogni dei cittadini, lì dove alle molte voci che chiedono risposte dai palazzi del potere arriva spesso solo una scrollatina di spalle. O poco più.
