Skip to main content

Matteo Renzi, carisma o illusionismo?

La differenza con Enrico Letta, inutile negarlo, si sente e soprattutto si vede. La capacità di penetrazione nella vita quotidiana degli italiani di Matteo Renzi è altissima. Sempre al centro della scena, fiumi di dichiarazioni spot, l’impressione tangibile di aver impresso un ritmo galoppante ed energico al Paese. Renzi viaggia non solo in Europa, ma nell’immaginazione delle persone.

IL CERCHIOBOTTISMO
L’impressione è che il fiorentino abbia capito molto del Paese: lessico deciso e rampante per vincere le paure, spolverate di nuovismo e antipolitica per lasciar sfogare la rabbia, abilità nella mediazione per soddisfare le fisiologiche esigenze gattopardesche. Dalla composizione del governo, dal programma che trasuda dalle slide il fenomeno è tangibile: subito soldi percepibili ai lavoratori, non toccherà le pensioni per convertire gli anziani alla rottamazione, calma le imprese con mini tagli di IRAP ed energia, concede maggiore flessibilità contrattuale alle piccole aziende senza innervosire troppo i sindacati nonostante gli strepitii di Susanna Camusso, taglia sette miliardi invece di tre che restano comunque un’inezia nel totale di spesa, incassa la favorevole attesa di Civiltà Cattolica, degli americani, sparge europeismo per giocare al braccio di ferro con Angela Merkel che ha già detto di stimare il lavoro del toscano.

IL GIGLIO MAGICO DI RENZI
La capacità di cerchiobottismo di Matteo Renzi è strepitosa e suffragata da tweet, slide, Facebook, conferenze stampa. I renziani sono cool, il renzismo si presenta come l’ultima chance per il Paese, in televisione ragazze di bell’aspetto e capaci come Maria Elena Boschi e Simona Bonafé, alle nomine pubbliche esperti come Luca Lotti e Marco Carrai. Pochi ne hanno parlato, ma il Giglio magico dei fedelissimi esiste, decide, sceglie. L’ascesa fiorentina al potere è completa. Il senso di protagonismo del presidente del Consiglio ripetuto come un mantra “Se fallisco ho chiuso” equivale al “Ghe pensi mi” di berlusconiana memoria, è quella capacità che il popolo italiano adora di sentirsi sollevato dalla propria responsabilità. Se le cose si mettono male, la colpa è del governo Renzi, non dei cittadini, non del sistema nel suo complesso. Così si costruisce la sintonia con il Paese, si seducono gli elettori, si egemonizza il partito. L’impressione è che per gli elettori tutto ciò che è Renzi non esiste, perché Matteo è il grande prestigiatore, il XXI secolo, il moderno e soprattutto uno che fa cose, quali non importa.

MATTEO, BEPPE E SILVIO
Alcuni gli rimproverano il centralismo, la mania di voler metter il naso dappertutto, di aver commissariato più di un ministero, di circondarsi solo dei suoi, di voler apparire un uomo solo al comando. Cos’è la politica italiana moderna se non questo? La domanda che Renzi, insieme a Grillo e Berlusconi, pone è se siano inevitabili delle leadership forti, totalizzanti, pervasive. I tre rappresentano tre organizzazioni molto diverse, ma allo stesso modo i singoli dominano il proscenio politico. Dietro, in ombra, le tante comparse, certo diverse ma sempre comparse, dei loro partiti.

I CENTRALISMI CARISMATICI
È un sintomo degli anni 2000 quello del centralismo carismatico indotto dai cambiamenti del mondo. Con la globalizzazione i poteri si sono moltiplicati, appaiano lontani, impalpabili, difficili da cogliere e giudicare. La nostra vita dipende dal Comune così come da Bruxelles, dalla banca sotto casa alla BCE, dal tribunale del capoluogo alla CEDU, siamo invasi da una quantità di opinioni ed informazioni enorme. In questo smarrimento ogni elettore cerca il proprio punto di riferimento che certo non è un partito turbinato da mille posizioni, ma un uomo. Uno che guidi, scelga, decida, aiuti a distinguere poteri e responsabilità. Uno da supportare con semplici comitati elettorali, uno da votare senza preoccuparsi di programmi, idee, soluzioni e posizionamento. È il dominio della leadership, caratteristica ineludibile del tempo che viviamo.


CONDIVIDI SU:

Gallerie fotografiche correlate

×

Iscriviti alla newsletter