Quando le regole del gioco non ci sono, o sono poco chiare, si gioca sporco. Oppure si fa il possibile per rimediare. Le iniziative della società civile per monitorare il lobbying e denunciare casi di corruzione e opacità sono sempre più numerosi, sia a livello internazionale che nazionale.
Oggi parliamo di Chicago Lobbyists (QUI). Nome che non richiede spiegazioni. Nasce nell’estate del 2011 e oggi censisce 448 lobbisti e 239 agenzie di lobbying, al servizio di 1004 clienti attraverso 1371 azioni di pressione sulle istituzioni locali. E i dati dove li raccoglie? Nulla di più semplice: sono quasi tutti a disposizione sul portale dell’amministrazione locale, che rilascia regolarmente, in formato aperto, le informazioni che la riguardano.
Così, grazie agli OpenData, al lavoro di un manipolo di attivisti e a qualche ora spesa per approfondire le informazioni, tutti possiamo sapere chi sono i lobbisti più pagati:
- Theodore Brunsvold $978,000
- Ronald Johnson $838,000
- Jay Doherty $771,750
- John Kelly, Jr. $668,750
- Thomas Murphy $360,500
- Salvation Army $380,000
- City of Chicago – DCD $296,000
- Commonwealth Edison $245,000
- Chicago Lakeside Development LLC $224,000
- Prism Development Company $216,000
Sappiamo anche chi sono i decisori pubblici più interessati da attività di lobbying:
- City Council 587
- Dept of Zoning and Land Use Policy 476
- Dept of Transportation 251
- Dept of Community Development 231
- Dept of Law 141
E per ogni azioni di lobbying possiamo scavare e approfondire, trovando i nomi di chi ha richiesto audizione, per quante volte, con quali priorità. A quando un “Roma Lobbyists” o “Milano Lobbyists”?