Come annunciato dal Ministero del lavoro, con un comunicato stampa diramato il 29 aprile, ieri primo maggio ha preso il via il piano “Garanzia Giovani”, l’iniziativa a favore dell’occupazione giovanile istituita con la Raccomandazione Europea del 22 aprile 2014.
Per rispondere agli impegni comunitari il nostro Paese ha infatti istituito una struttura di Missione (D.L.76/2013) che ha predisposto il piano nazionale di attuazione.
Ma ad un giorno del suo avvio il sito web nazionale (www.garanziagiovani.gov.it) messo a punto per aderire al programma non è ancora pienamente attivo, la campagna di comunicazione per la diffusione del piano non è ancora stata avviata e solo poche Regioni hanno firmato una Convenzione con il Ministero del lavoro.
“Eppure molte delle risorse a disposizione sono già state spese per la messa a punto del portale”, sottolineano da Adapt, l’associazione per gli studi internazionali e comparati sul diritto del lavoro e sulle relazioni industriali.
“Ad un giorno dall’avvio della Garanzia Giovani poco è cambiato – si legge in una nota -. Il portale on line per aderire alla garanzia è operativo solo formalmente da ieri”.
Le incertezze riguardano soprattutto le indicazioni di dettaglio sulle risorse investite per metterlo appunto: “Il Ministero informalmente parla di 1 milione di Euro, mentre sui giornali si parla di una cifra 200 volte più elevata. In ogni caso davvero troppo per quello che il sito www.garanziagiovani.gov.
Ma i ritardi riguardano anche le Regioni: per l’attuazione delle misure connesse alla garanzia occorre che esse abbiano stipulato una convenzione con il Ministero e messo in atto un proprio piano. “Al momento le Regioni pronte a partire sono solo 7, dicono da Adapt -. Il rischio paralisi è altissimo. A pagarne il prezzo sono 6 milioni di ragazzi che attendono delle risposte che continunano a non arrivare”.
Leggi il Working Paper che ADAPT ha preparato sulla Garanzia Giovani.
Il video istituzionale