Con un annuncio ufficiale Apple ha comunicato di aver acquisito Beats Music, il servizio di abbonamento per la musica in streaming in diretta concorrenza con Spotify e Deezer, e Beats Electronics, la compagnia che produce le cuffie e gli auricolari più cool del mondo diventata ormai parte integrante della cultura pop degli Stati Uniti.
DUE NUOVI ACQUISTI
Secondo gli accordi intrapresi i co-fondatori di Beats, Jimmy Iovine e Dr. Dre, Dr. rispettivamente uno dei produttori più influenti della musica americana e il presidente del consiglio di amministrazione del colosso discografico Interscope-Geffen-A&M, entreranno a far parte di Apple.
L’ACCORDO
L’acquisizione di Beats Music da parte di Apple rappresenta la più grossa acquisizione portata a termine dalla Mela. Essa prevede un pagamento di tre miliardi di dollari, 2,6 miliardi in contanti e 400 milioni in azioni.
Lontana dall’incredibile cifra sborsata da Facebook (19 miliardi di dollari) per portare a Cupertino il servizio di messaggistica WhatsApp, quella di Apple segue i 3,2 miliardi di dollari spesi da Google per acquisire Nest Labs, la compagnia fondata da Tony Fadell, l’uomo che ha disegnato l’iPod per Apple, che produce termostati e rilevatori di fumo intelligenti manovrabili attraverso Internet.
COSA NASCONDE L’ACCORDO
Acquisendo Beats, Apple ingloba così un brand potentissimo che la renderà sempre più competitiva per quanto riguarda i servizi di musica in streaming: nell’ultimo anno si calcola che Beats abbia avuto ricavi superiori al miliardo di dollari e affascinato milioni di teenager in tutto il mondo con le sue cuffie all’ultima moda.
Eddy Cue, senior vice president Apple per gli Internet Software and Services afferma che una delle principali motivazioni che hanno portato l’azienda a concludere l’affare sia quello di entrare nel mercato dello streaming musicale: “L’ingresso di Beats renderà la nostra offerta musicale ancora migliore, dallo streaming gratuito con iTunes Radio a un servizio di abbonamento di classe mondiale in Beats, e, naturalmente, l’acquisto di musica da iTunes Store così come i clienti hanno amato fare per anni”, ha detto Cue.
LE PRIME NOTE DI APPLE
La musica è entrata in casa Apple nel 2000. Fu Steve Jobs a comprare Soundjam ribattezzandolo iTunes, l’applicazione per riprodurre e organizzare file multimediali. Subito dopo arrivò l’iPod, completato nel 2003 con lo Store online.
Oggi iTunes Store rimane il più grande negozio di musica del mondo, ma per la prima volta dalla sua nascita le vendite sono in calo. Tra le cause vi è certamente la concorrenza dei servizi di streaming che Apple non è riuscita a contrastare neanche con il lancio di iTunes Radio.
LA LETTERA DI COOK
Per chiedere ai suoi dipendenti di unirsi a lui nel dare il benvenuto a Beats, Cook ha deciso di inviare loro una lettera nella speranza che siano entusiasti riguardo l’inizio di questo nuovo capitolo della storia di Apple.
“La musica è una parte importante della nostra vita e della nostra cultura. La musica ci ispira, ci conforta e ci da la carica. Unisce le persone e trascende i limiti del linguaggio parlato”, ha scritto il Ceo di Apple ripercorrendo fin dai primi approcci il percorso dell’azienda verso la musica.
E ancora: “La musica occupa un posto speciale nel cuore di Apple, e sappiamo che possiamo dare un contributo ancora più grande a qualcosa che è così importante per la nostra società. Ecco perché abbiamo continuato ad investire in questo settore ed ecco perché stiamo creando queste squadre straordinarie, in modo da continuare a creare i prodotti e servizi musicali più innovativi al mondo”, si legge nella lettera.
E Cook non nasconde l’euforia per i nuovi arrivati a Cupertino: “Sono due ragazzi veramente unici” – ha affermato – “E’ stato come trovare un granello di sabbia in una grandisima spiaggia. Sono due persone di raro talento e difficili da trovare al giorno d’oggi”, ha dichiarato in un’intervista rilasciata al New York Times.