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L’imbarazzante Unione europea

A conferma che c’è del marcio a Bruxelles, leggo due articoli stamane.

Il primo di France 24, il canale all news francese, riferisce dell’incredibile affermazione del capo degli osservatori elettorali dell’Ue, il parlamentare Ppe portoghese Mario David, che ha dichiarato di “non sapere che in Egitto donne e uomini votavano separatamente”. Ha detto che “osservando le file dei votanti si vedono poche donne. Forse è un problema culturale, oppure le donne arriveranno in ritardo”.

Quando gli è stato fatto notare che le sue parole erano imbarazzanti, David ha detto fiero che “nonostante un errore di comunicazione le capacità della missione di osservazione elettorale sono intatte”.

C’è da chiedersi come siano selezionati i capi missione. Nel caso di Mario David ricopre persino varie funzioni importanti nelle commissioni esteri e difesa del Parlamento europeo. In generale il “cerchio magico” di queste missioni include una dozzina di persone nel “core group”, che dovrebbero essere tutte specializzate sia settorialmente sia in comunicazione. Le loro remunerazioni sono altissime con diarie giornaliere intorno ai 500 euro oltre a rimborsi e altri compensi. Poi ci sono gli osservatori, quelli sul campo, che sono pagati miserevolmente, e che seguendo schemi burocratici predefiniti riferiscono del rispetto delle procedure di voto ai vari seggi.

C’è da chiedersi se non sia il caso di cambiare radicalmente l’organizzazione di queste missioni elettorali che molto spesso sono un elemento imbarazzante per l’Ue e umiliante per i paesi e le popolazioni che le ospitano. Facendo una ricerca più approfondita si possono scoprire fatti incredibili…

L’altra notizia imbarazzante è stata pubblicata da Eunews con il presidente del Consiglio dell’Ue, il magrittiano Herman van Rompuy, che dichiara “è urgente che l’Ue cambi e protegga i cittadini”. È “urgente” che l’Unione mostri “di avvantaggiare non solo le imprese, ma anche i dipendenti, non solo chi si sposta, ma anche chi resta, non solo i laureati e quelli che conoscono le lingue, ma tutti i cittadini”. L’Europa, conclude Van Rompuy, deve mostrare di vedere le persone “non solo come consumatori, che amano i prodotti a basso costo, ma anche come lavoratori, che possono vedere negli altri dei concorrenti per il loro lavoro”.

Ma dov’è stato van Rompuy negli ultimi 10 anni?



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