Una stima mondiale ha quantificato in circa 300 miliardi di dollari le perdite annuali derivanti da cyber attacchi. Numero indicativo di quanto la cyber security stia acquisendo un’importanza sempre maggiore per istituzioni pubbliche, industrie ed operatori privati, dal momento che nessuno, cittadini inclusi, è esente da potenziali attacchi o minacce.
DOMANDA IN CRESCITA
In Italia, il gruppo Finmeccanica e la controllata Selex ES, definite dal ministro dell’Interno, Angelino Alfano – in occasione dell’inaugurazione delle nuove aree Security Operation Center (SOC) e Open Source Intelligence Center, del centro di eccellenza di Chieti per la cyber security – “un pivot strategico per la protezione del nostro e di altri Paesi”, sono molto attive sul tema e si sono guadagnate importanti riconoscimenti internazionali, a cominciare dal’accettazione da parte della Nato, a fine maggio, del programma Ncirc (computer incident response capability, a cui Selex ES partecipa con Northrop Grumman), del valore di 50 milioni di euro, per la copertura della sicurezza di 50 siti Nato in 28 Paesi.
SI GUARDA AL MERCATO INTERNAZIONALE
Il Nirc è “il più grande sistema cyber mai assegnato al di fuori degli Stati Uniti”, ha spiegato a Chieti Fabrizio Giulianini, ceo Selex ES. Il programma, che come ha aggiunto l’ad, “diventerà una rete di riferimento per le grandi organizzazioni internazionali e potrà essere anche essere esportato ad altre strutture ed anche fuori dall’ambito dell’Alleanza Atlantico con azioni similari”, consentirà di monitorare e rispondere a minacce e problemi di vulnerabilità.
PREVENZIONE DEGLI ATTACCHI
Il centro Selex ES di Chieti serve oltre 70.000 utenti tra pubblici e privati e riesce a prevenire più di 400 attacchi gravi al giorno, lavorando h24. “Questo è un settore altamente innovativo – spiega Giulianini – che richiede un continuo aggiornamento, anche perché ci proponiamo di potenziare le nostre capacità e di arrivare a definire, di concerto con le istituzioni, un modello di sicurezza informatica per l’implementazione in primis dell’Agenda Digitale”. Tra gli obiettivi fondamentali di Finmeccanica–Selex ES c’è infatti quello di definire un modello strategico per la cyber security, che risponda non solo alle necessità dell’Europa, ma che sia di supporto allo sviluppo dell’Agenda Digitale italiana. Per realizzarli il centro di Chieti è costituito dal Security Operation Center e dall’Open Source Intelligence Center, in cui è installato il Supercalcolatore (High Performance Computer), attraverso cui vengono erogati rispettivamente servizi di sicurezza e di cyber intelligence per la protezione da attacchi informatici.
LE DICHIARAZIONI DI ALFANO E DE GENNARO
Il sito, uno dei tre di Selex ES in Abruzzo, conta circa 160 dipendenti altamente specializzati. Le principali tecnologie sviluppate riguardano la cyber security intelligence & information assurance, le comunicazioni militari e professionali e gli apparati avionici di comunicazione e identificazione. “Questo non è solo un centro di eccellenza – ha dichiarato il ministro Alfano – ma anche la prova di quanto l’Italia sia avanzata sulle questioni di sicurezza”. “Con l’ampliamento degli spazi di libertà si ampliano di conseguenza anche quelli criminali. La rete è un luogo di democrazia, deposito di sapere, dove però esiste chi vuole guadagnare illecitamente”. “Questo centro – ha aggiunto il presidente di Finmeccanica, Gianni De Gennaro – è uno degli esempi più importanti di sicurezza partecipata, in cui l’industria partecipa in modo attivo alla sicurezza globale”.