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Thales Alenia, che cosa succede a Cosmo-SkyMed

L’allarme suonava già da tempo, ma ora è quasi realtà. Per centinaia di lavoratori di Thales Alenia Space Italia – circa 300 – si profila il rischio di cassa integrazione, in assenza dei fondi pubblici necessari per continuare a lavorare sul progetto COSMO-SkyMed.

IL PROGRAMMA COSMO-SKYMED

Il programma è nato da un accordo tra l’Agenzia Spaziale Italiana, il Ministero della Difesa e il Miur e realizzato dalla joint venture tra il gruppo italiano Finmeccanica e francese Thales, responsabile dell’intero sistema.

COSMO-SkyMed è un sistema satellitare avanzato nell’osservazione della Terra per la gestione dei rischi ambientali, la difesa e la sicurezza, tuttavia lo sviluppo della sua seconda generazione rischia di non vedere mai la luce a causa della mancanza di risorse.

LA COMUNICAZIONE DI TAS ITALIA

Proprio ieri la società guidata dal Presidente e AD Elisio Prette ha comunicato alle parti sociali di essere intenzionata a ricorrere alla cassa integrazione. La vicenda rimane all’attenzione del governo, che attraverso la titolare dell’Istruzione e della Ricerca, Stefania Giannini, ha definito il programma “uno dei grandi progetti nazionali che fa parte delle linee strategiche del nostro Paese”. Stando a fonti interne, Palazzo Chigi si starebbe già occupando del reperimento delle risorse necessarie al proseguimento del programma, reso tuttavia difficile dalle ristrettezze di bilancio imposte dalla crisi economica.

GLI INVESTIMENTI IN AEROSPAZIO

L’industria spaziale italiana, sostengono i dati, svolge un ruolo propulsivo sull’economia e si caratterizza come uno dei pochi settori high-tech capace di produrre innovazioni che si riverberano anche su altre aree industriali nazionali. Oggi il comparto dell’aerospazio della Penisola è il quarto player in Europa, settima nel mondo – con un volume di attività industriali intorno ai 18 miliardi di euro – e la sua proiezione è globale.

LA VOCE DEI SINDACATI

Un concetto ribadito dai sindacati che hanno commentato in modo negativo la possibilità che si arrivi a un ricorso agli ammortizzatori sociali. Per Giovanni Contento, segretario nazionale della Uilm, “nei prossimi giorni i sindacati metalmeccanici porranno in essere iniziative a sostegno della realtà in questione”. Il governo, ha proseguito, “ha il dovere di assicurare le risorse necessarie al programma Cosmo-SkyMed perché sia dia seguito al contratto firmato con l’Agenzia Spaziale Italiana“.



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