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Ecco chi è Rivlin, il nemico di Netanyahu che guiderà Israele

Penso che l’elezione del nuovo presidente israeliano Reuven Rivlin sia ininfluente, malgrado i pasticci sorti per la sua elezione. Essi dimostrano quanto la politica israeliana sia frammentata e litigiosa e quante e quali siano le tensioni nel Likud. Le elezioni sono state precedute da una serie di “colpi bassi” e di strumentalizzazione di scandali sessuali e finanziari. Tutto il mondo è Paese.

UN FALCO

Beninteso il nuovo presidente è un falco. Vuole il “grande Israele” dal Giordano al Mediterraneo, è favorevole ai nuovi insediamenti, vorrebbe una confederazione israelo-palestinese, ma i palestinesi potrebbero votare solo dopo aver giurato fedeltà a Israele, vuole che l’esercito presidi la Cisgiordania, è opposto allo Stato palestinese, era contrario all’abbandono della Striscia di Gaza, voluta da Ariel Sharon, ecc.

NEMICO DI NETANYAU

È acerrimo nemico di Benjamin Netanyahu per ragioni personali. Non è arabofobo, e cercherà di capitalizzare la sua conoscenza dell’arabo e del fatto che suo padre aveva tradotto il Corano in ebraico.

POCHI CAMBIAMENTI

La sua elezione non modificherà la politica israeliana. Inciderà sull’immagine esterna di Israele, migliorata molto da Shimon Peres. Ma l’impatto sarà marginale. La carica di presidente è in Israele prevalentemente cerimoniale. Il presidente non è coinvolto nelle decisioni politiche. In un paese politicamente così frammentato deve tenersi al di sopra delle parti.


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