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Ecco gli obiettivi raggiunti dall’Italia in Kazakhstan

La visita diplomatica di Matteo Renzi in Kazakhstan è servita a siglare nuovi affari e a consolidare alcuni obiettivi già raggiunti, ma messi in discussione dalle tensioni accumulate tra Roma e Astana durante il caso del dissidente Mukhtar Ablyazov.

IL RITIRO DELLE TRUPPE

Sul fronte dei rapporti tra i due Paesi, quasi in concomitanza con l’arrivo del premier – riporta Tengrinews – la Penisola incassa il sì della Camera bassa (Majilis) del parlamento di Astana per il transito di materiale, mezzi e personale militari italiani sul territorio kazako durante il ritiro delle truppe italiane dall’Afghanistan.

I DETTAGLI DELL’ACCORDO

Ora il disegno di legge è stato trasmesso al Senato. L’accordo, secondo la Commissione per gli affari internazionali, difesa e sicurezza del Majilis, prevede l’utilizzo dello spazio aereo del Paese sulla base di autorizzazioni rilasciate dal ministero degli Affari esteri di Astana in conformità delle norme e dei regolamenti dell’Icao (International Civil Aviation Organization) e del Paese asiatico, che si impegna a fornire anche servizi di navigazione aerea. Il numero di proprietà militare situato nel territorio del Kazakhstan in un dato momento sarà strettamente limitata a un treno. Durante il transito, tutto saranno oggetto di controllo.

L’ACCORDO DI ENI

Da Astana giungono notizie anche per Eni, che comunica in una nota di aver firmato in queste ore un atteso accordo strategico con KazMunayGas in Kazakistan in base a cui ciascuno avrà il 50% dei diritti di esplorazione e produzione per Isatay, un’area di esplorazione offshore nella zona settentrionale del Mar Caspio. In base all’intesa, verrà costruito anche un cantiere navale a Kuryk gestito da una società formata da Eni e Kmg.

La firma dell’intesa è avvenuta alla presenza del presidente del Consiglio italiano, di quello della Repubblica del Kazakhstan, Nursultan Nazarbayev, del numero uno di Kmg, Sauat Mynbayev, e l’ad di Eni, Claudio Descalzi.

Il Cane a sei zampe rafforza così la propria presenza in Kazakhstan, essendovi già presente come co-operator a Karachaganak e equity partner in altre zone del Mar Caspio fra cui l’enorme giacimento del Kashagan.

GLI AFFARI DI IVECO

Infine la sosta kazaka di Renzi – rendo noto TmNews – ha suggellato anche la firma di un accordo tra Iveco e il ministero dell’Industria di Astana.

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