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Così le Borse hanno digerito le parole di Yellen

In area Euro ieri si è assistito a un rialzo dei tassi periferici a fronte di un calo di quelli tedeschi, in una giornata che potrebbe essere stata penalizzata dall’elevata offerta di titoli in collocamento. Questa mattina si assiste però ad un calo generalizzato dei tassi di mercato europei grazie probabilmente alle parole accomodanti della Yellen di ieri sera che hanno dato luogo ad acquisti sui Treasury Usa.

FRONTE MACRO

In giornata è in programma l’Eurogruppo dove i ministri delle finanze dell’area potrebbero discutere dell’entrata della Lituania nell’area Euro, delle raccomandazioni della Commissione Europea agli stati membri e dei progressi di Cipro. Sul fronte aste oggi è atteso il collocamento di bond francesi a medio termine (tra cui il nuovo cinque anni) per un ammontare compreso tra 7 e 8 Mld€.

QUI FED

Negli Usa i tassi di mercato sono calati su tutte le scadenze grazie alle parole del governatore Fed Yellen più accomodanti del previsto. Il tasso decennale si è riportato sotto il 2,60% dando luogo ad un lieve appiattimento dello spread 2-10 anni da 217 a 214pb. Come da attese la Fed ha ridotto di 10 Mld$ l’ammontare mensile di bond acquistati portando il totale a 35Mld$. Nel corso della conferenza stampa il governatore Yellen ha dichiarato che il ritmo di riduzione degli acquisti probabilmente continuerà in futuro, anche se il ritmo non è predefinito; l’istituto potrebbe accelerare il ritmo di riduzione oppure rallentarlo in base alle valutazioni del comitato circa il raggiungimento dei propri obiettivi economici. Lo stesso concetto è valido per decidere quando aumentare i tassi che comunque sono attesi rimanere su livelli bassi per un periodo “considerevolmente lungo” dopo la fine del piano di acquisto di bond. Gli operatori hanno dato più peso alle parole accomodanti del governatore piuttosto che alle previsioni del comitato che per il 2015 ha rivisto al rialzo le previsioni medie sui tassi rispetto alle stime di marzo. L’Istituto ha rivisto al ribasso le stime di crescita per il 2014 alla luce del debole inizio d’anno causato dal maltempo.

CRESCITA VO’ CERCANDO

Sono state lasciate invariate le stime di crescita per il 2015 e 2016, riducendo leggermente le stime di lungo periodo così come quelle degli interessi di lungo periodo. Sul fronte inflazione le stime sono state lasciate pressoché invariate ed il governatore ha dichiarato che il recente aumento dell’inflazione potrebbe essere dovuto solamente a distorsioni temporanee (“noisy”) poichè il trend di recupero dei prezzi sta proseguendo in linea con la view del comitato. Sul fronte mercato del lavoro, sono presenti segnali di miglioramento, ma il tasso di disoccupazione resta elevato. Infine ha aggiunto che la Fed sta monitorando i rischi di minacce alla stabilità finanziaria causate da eccessivi comportamenti speculativi. Pur essendo presenti segnali di “ricerca del rendimento” tra gli operatori, per adesso non si assiste ad un significativo aumento della leva finanziaria o ad altre tipologie di minacce tali da modificare la politica monetaria.



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