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Così Cia e Amazon lavorano insieme

La Central Intelligence Agency espande la sua rete di spionaggio attraverso la potente infrastruttura cloud di Amazon, il colosso delle vendite online fondato da Jeff Bezos.

L’agenzia guidata da John Brennan, al centro di novità annunciate pubblicamente in un convegno all’università di Georgetown, basa il suo nuovo corso sul contributo delle tecnologie cibernetiche, tra le quali la “nuvola”.

L’ERA CIBERNETICA

A dettare questo cambiamento, ha spiegato martedì 24 giugno il chief information officer della Cia Doug Wolfe, è la consapevolezza che nuovi conflitti come quello ucraino o iracheno possano essere affrontati solo attingendo al meglio dell’Information technology.

Il lavoro dell’agenzia con Amazon – si legge sul Financial Times – è stato visto come un avallo della sicurezza e l’affidabilità della divisione cloud di Bezos, Amazon Web Services, i cui clienti includono sia agenzie del settore pubblico sia imprese private.

La Cia ha già un contratto da 600 milioni di dollari con il gigante dell’e-commerce – che Ibm ha sfidato senza successo nei tribunali – in base al quale la compagnia può impostare e gestire un servizio di cloud computing privato, basato sulle richieste dell’agenzia.

I SOFTWARE ALL’AVANGUARDIA

In realtà, la Cia, ha proseguito Wolfe, avrebbe desiderato addirittura andare oltre utilizzando i server di Amazon e sfruttando le applicazioni software a sua disposizione.

Tra queste, citate dalle stesso Cio in un discorso durante una conferenza sul cloud di Bezos a Washington, ci sarebbero Kinesis e Redshift, che consentono l’elaborazione e l’analisi di enormi flussi di dati. Elementi che ricordano molto da vicino l’attività di controllo svolta dalla National Security Agency, al centro del caso Snowden.

Ma non sono solo questi gli aspetti che rendono il servizio offerto da Bezos estremamente appetibile per la Cia e non solo. Tra i punti di forza del cloud di Amazon Web Services, illustrati dal suo chief information officer della sicurezza, l’ex funzionario dell’Fbi Stephen Schmidt, c’è l’estrema segretezza di alcuni passaggi aziendali.

MASSIMA SICUREZZA

La maggior parte dei dipendenti di Aws sanno in quali Paesi si trovano i loro data center, ma in pochissimi conoscono i loro indirizzi fisici. Così come non tutti i badge consentono di accedere a queste aree, ma solo passi criptati.
Misure che ovviamente soddisfano appieno le aspettative di un’agenzia di spionaggio come la Cia. Se un’informazione non è necessaria per svolgere il proprio lavoro, è il motto della società, meglio non saperla.

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