Il primo luglio 2014 si apre il semestre italiano di Presidenza della Unione europea. Il semestre rappresenta una occasione per lanciare e approvare temi che interessano al nostro Paese. Il premier Matteo Renzi mercoledì 2 luglio, a Strasburgo, in occasione della sessione plenaria dell’Europarlamento, terrà il discorso inaugurale e presenterà il programma della Presidenza italiana.
Sul sito ufficiale della presidenza (www.italia2014.eu) compare una frase di Renzi: “Non provate un brivido pensando di essere chiamati oggi a realizzare quel sogno degli Stati Uniti d’Europa, avuto da quella generazione che nelle macerie del dopoguerra iniziò la creazione di un nuovo soggetto? Il tema dell’Europa è dire ai nostri figli, noi che siamo la generazione Erasmus, che è possibile che l’Europa oggi sia il luogo in cui è possibile la speranza”.
Ma, per dare speranza ai cittadini italiani, è sufficiente tornare dai vertici europei contenti di aver ricevuto vaghe promesse, contenute in un documento programmatico elaborato dal Presidente uscente del Consiglio della UE Van Rompuy?
Forse per imprimere il cambio di rotta all’Unione europea che vorrebbe Renzi, all’insegna della tanto citata “Flessibilità”, l’Italia dovrebbe puntare a un portafoglio di peso nella nuova Commissione europea, per esempio quello di Commissario per gli affari economici e monetari.
Ma in questo momento il governo appare concentrato sulla “poltrona” di Alto rappresentante per gli Affari esteri e la politica di sicurezza. Sarà la strada giusta per ridare speranza agli italiani?