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Perché la strategia isolazionista dei 5 stelle in Europa è fallimentare

Che la galassia europea non fosse proprio il luogo adatto ai “Grillini” si era capito già da molti giorni e in particolare dalla scorsa settimana, quando era fallito il tentativo di eleggere un “grillino alla Vice Presidenza del Parlamento europeo. Ma perché la strategia di Grillo e Casaleggio in Europa non funziona?

IL REGNO DEGLI ACCORDI

L’Europa in realtà è il regno degli accordi, degli equilibri, il luogo dove sono rari i colpi di scena, perché il sistema per non essere sconvolto tende alla conservazione e non al cambiamento. Basta solo pensare al fatto che la programmazione europea va di 7 anni in 7 anni, quasi a testimoniare la stabilità che contraddistingue l’Europa.

LA GUIDA DELLE COMMISSIONI

Ieri, ancora una volta, il sistema ha “punito” il Movimento 5 Stelle, infatti i “Grillini” non sono riusciti ad “accaparrarsi” nessuna delle Presidenze e Vice Presidenze delle 22 Commissioni parlamentari. L’isolazionismo non funziona in Europa, e prima o poi gli eurodeputati del M5Stelle dovranno comprendere che al Parlamento europeo si “vive” di accordi e senza accordi la loro “voce” potrebbe rimanere confinata alla “rete italiana”, visto che anche il tempo di parola in plenaria è frutto di un bilanciamento tra i Gruppi politici e tra Deputati dello stesso Gruppo politico

CAMBIARE ROTTA?

Se in Italia Grillo e Casaleggio sono rimasti fedeli alla politica del no alle alleanze, se vorranno contare “qualcosina” in Europa gli converrebbe cambiare rotta.



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