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Marco Alfieri spiega perché si è dimesso da direttore del sito Linkiesta

Sereno e senza rancori, Marco Alfieri ha lasciato la direzione del sito Linkiesta. “Ho ritenuto non ci fossero più le condizioni, i mezzi e la prospettiva per proseguire e provare a sviluppare la mia idea di giornale”, ha scritto Alfieri motivando le sue dimissioni in un articolo pubblicato sul sito che ha diretto per un anno e mezzo.

Dopo aver raccontato in un lungo commento cosa si impara lavorando in un sito online, ed esposto i buoni propositi per il rilancio della testata, Alfieri ha trasformato il suo manifesto in un epitaffio.

“Se hanno un (piccolo) senso le mie dimissioni è proprio questo: rompersi la testa su come fare un giornale bello, autorevole, divulgativo, radicalmente nuovo e quindi sostenibile, capace di produrre ricavi”, spiega su Linkiesta.

Come? “Serve ripartire dai conti, dal prodotto e dall’organizzazione e domandarsi come sia possibile re-inventare modelli editoriali oggi fallimentari. Guardiamo la luna, non fermiamoci al dito”, è il consiglio che Alfieri affida a colleghi e professionisti del digitale.

In effetti durante la sua direzione i conti della testata online erano andati maluccio, ma soprattutto per responsabilità pregresse, tanto che per la società si parla adesso di un rischio liquidazione.


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