Skip to main content

Autostrade, Fs, aeroporti e taxi. Tutte le sfide di Camanzi (authority per i trasporti)

intermodalità

L’Italia deve colmare i ritardi nell’accesso equo degli operatori alle reti del trasporto pubblico. Separando la gestione dei network autostradali e ferroviari dalla libera competizione tra player industriali.

È l’appello lanciato oggi alle istituzioni politiche dal presidente dell’Autorità di regolazione dei trasporti Andrea Camanzi nel corso della relazione al Parlamento dell’attività dell’organismo amministrativo indipendente creato nel 2011 ed entrato in funzione del settembre 2013.

LO SCENARIO IN EVOLUZIONE

Le sue sfide riguardano un settore che ha conosciuto un processo di apertura al mercato archiviando la stagione del monopolio statale dei servizi pubblici. E si inseriscono nel terreno solcato dall’offensiva di razionalizzazione e semplificazione promossa dal governo Renzi nella Pa.

L’ESIGENZA DI RETI NEUTRALI

L’attività efficace di un forte regolatore indipendente dalla politica, ha spiegato il responsabile dell’Autorità, è fondamentale per attrarre gli investimenti produttivi nel comparto trasporti: “Realtà in ritardo nell’elaborazione di un moderno regime tariffario a garanzia dei consumatori e nell’adeguata conoscenza del volume di costi e delle prestazioni delle aziende fornitrici. Soprattutto a livello locale”.

I PUNTI CRITICI

Ma il punto più critico che rivela un divario rispetto ai paesi europei più avanzati concerne la gestione delle reti. Infrastrutture che devono essere neutrali per garantire un accesso equo e non discriminatorio agli operatori e ai cittadini.

LE DIFFERENZE CON LE TLC

Al contrario di quanto va affermandosi nel mondo delle telecomunicazioni, l’apertura del mercato dei trasporti non è stato accompagnato da una corrispondente separazione tra network di trasmissione e gruppi economici che forniscono il servizio. Né dalla promozione di piattaforme tecnologiche multi-funzione calibrate sulle esigenze dei passeggeri.

LA FRONTIERA FERROVIARIA

È in tale direzione che l’Authority si sta muovendo nel comparto del trasporto ferroviario, allo scopo di coniugare la competizione tra soggetti industriali e l’esigenza di una rete terza facilmente accessibile.

Soltanto così, rimarca Camanzi, è possibile rendere efficace l’offerta concorrenziale nel trasporto passeggeri e merci sul piano nazionale e regionale. Settore, quest’ultimo, che ricorre sempre più all’affidamento tramite gara del servizio da parte delle amministrazioni territoriali.

COME MODERNIZZARE GLI AEROPORTI

Nel terreno del trasporto aereo l’attenzione dell’organismo indipendente di garanzia e controllo è focalizzata sul tasso di efficienza degli scali rispetto a una competizione tra compagnie che anche in Italia registra un elevato sviluppo.

L’Authority ha stabilito l’obbligo di consultazione permanente tra gestore aeroportuale e cittadini, nonché una filiera precisa di responsabilità per garantirne i diritti. È in tale ottica che rientra il “Piano quadriennale degli interventi”.

Programma che dovrà contenere la relazione delle opere pianificate e i relativi costi, il calendario dei lavori, la conoscenza di ogni finanziamento pubblico, i risultati previsti dagli investimenti.

GLI INTERVENTI SULLE AUTOSTRADE

Arteria cruciale per la crescita economica del nostro paese è la rete autostradale. L’Autorità di regolazione dei trasporti è attiva nel tentativo di fissare i regimi tariffari per i pedaggi e nella valutazione della gestione delle tratte offerta dalle società concessionarie. Grazie al confronto qualitativo è possibile stimolare una concorrenza virtuosa tra operatori.

LE SFIDE SU TAXI ED NCC

È tuttora in corso, invece, l’attività istruttoria dell’Autorità sul settore del trasporto urbano tramite taxi e vetture a noleggio con conducente. Realtà sempre più rovente, alla luce dei rapporti conflittuali tra i proprietari delle “macchine gialle” e nuovi player che come Uber offrono a una clientela medio-alta la possibilità di prenotare e utilizzare in breve tempo una vettura con autista.

Capitolo finale ma nevralgico per le caratteristiche geografiche ed economiche dell’Italia è il trasporto marittimo e portuale, percorso da tensioni e rivolgimenti legati a processi di privatizzazione. Riguardo al quale l’Authority avvierà a partire dal 2015 un accurato lavoro di ricognizione.



CONDIVIDI SU:

Gallerie fotografiche correlate

×

Iscriviti alla newsletter