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Boeing Malaysia Airlines, è guerra di parole tra Ucraina e ribelli filorussi

Non ci è voluto molto perché le tensioni della crisi di Kiev trovassero sfogo nella vicenda del Boeing 777 della Malaysia Airlines precipitato vicino al confine tra Ucraina e Russia.

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(fonte: Wall Street Journal)

Il velivolo, con 295 passeggeri a bordo, è caduto a 80 chilometri da Donetsk, dove da mesi si tengono scontri tra i separatisti filorussi e le forze di Kiev. Partito da Amsterdam e diretto a Kuala Lumpur, sarebbe stato abbattuto vicino alla città di Torez nella regione di Donetsk mentre volava a 10mila metri dal suolo, non lasciando nessuno scampo ai passeggeri. Un anno nefasto per la compagnia malese, che vede adesso una nuova tragedia dopo la scomparsa del volo MH370.

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(fonte: lifenews.ru)

LE ACCUSE DI KIEV

A chiamare in causa i ribelli è stato lo stesso presidente ucraino, Petro Poroshenko, che ha detto di tenere in considerazione l’ipotesi che possano essere stati loro a causare il disastro. “Non escludiamo che sia stato abbattuto e confermiamo che le forze armate ucraine non hanno sparato ad alcun obiettivo in cielo“, ha dichiarato Poroshenko in un comunicato postato sul suo sito. “Negli ultimi giorni“, ha ricordato, “questo è il terzo tragico caso di questo tipo dopo l’abbattimento di un (cargo militare) An-29 e di un (caccia) Su-25 e sottolineiamo che le le forze armate ucraine non hanno realizzato alcuna azione per colpire obiettivi in aria“.

Un concetto rafforzato in una telefonata con il Wall Street Journal da Anton Gerashchenko, consigliere del ministero dell’Interno ucraino, che ha fatto sapere che i ribelli filorussi avevano posizionato una batteria di missili terra-aria vicino al confine con la Russia.

Chiaramente hanno pensato che stessero sparando a un aereo di trasporto militare“, ha affermato il consigliere, aggiungendo che sono stati i separatisti ad abbattere l’aereo.

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(fonte: lifenews.ru)

LA RISPOSTA DEI RIBELLI

Il coinvolgimento è stato negato dai separatisti. lavdia Kulbatskaya, portavoce dell’autoproclamata Repubblica popolare di Donetsk, ha detto di non avere informazioni su quanto accaduto.

Parole che sono subito andate oltre. Secondo Alexandre Borodai, “premier” dell’autoproclamata suddetta repubblica, l’aereo sarebbe stato abbattuto dalle forze del governo ucraino.

LA TELEFONATA TRA PUTIN E OBAMA

Che il tema possa aggiungere benzina sul fuoco ben oltre l’incidente in sé lo testimonia il fatto che, come riporta l’agenzia di stampa Ria Novosti sul suo account Twitter, il presidente statunitense Barack Obama e la sua controparte russa Vladimir Putin hanno già discusso al telefono di quanto accaduto. Secondo il Cremlino, “il leader russo ha informato il capo di Stato americano della notizia, approfittandone per esprimere il proprio disappunto per la decisione di un’altra tranche di sanzioni da parte di Washington.

(fonte video: CNN/Russia 24)



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