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Come cambiano le letture estive di Matteo Renzi

“Lo Stato innovatore”. Sembra quasi il titolo della sua azione di governo, o meglio di come vorrebbe che fosse ricordata la sua azione di governo, uno dei libri che Matteo Renzi ha scelto per le sue letture estive.
Il presidente del Consiglio ha conservato anche a Palazzo Chigi le buone abitudini ed ecco che oggi, esattamente come un anno fa quando non era che un semplice ed ambizioso sindaco di Firenze ed aspirante segretario del Pd in visita a Roma, ha fatto tappa alla Feltrinelli della Galleria Umberto Sordi prima delle vacanze agostane.

LE SORPRESE
Come lo scorso anno, il premier sembra voler ampliare i suoi orizzonti. Così, se nel 2013 l’ex rottamatore intraprendeva una svolta “labour” per conquistare la pancia del Pd con le pagine del saggio “Chi troppo chi niente” del ricercatore di Politiche sociali all’Università di Oxford Emanuele Ferragina, nel 2014 il salto è ancora più grande. Finisce sul comodino dell’obamiano Renzi il libro del segretario della Fiom Maurizio Landini, “Forza lavoro”. Un acquisto che stupisce, certo, anche se in questi mesi le cronache hanno registrato un certo feeling tra i due.

Anche “Lo Stato innovatore” dell’economista Marianna Mazzucato sorprende tra le letture renziane, a dispetto del titolo. Chissà se il liberal presidente del Consiglio si lascerà conquistare dalla tesi che vuole smontare il mito secondo cui “l’impresa privata è considerata da tutti una forza innovativa, mentre lo Stato è bollato come una forza inerziale, troppo grosso e pesante per fungere da motore dinamico”.

L’EUROPA
Forse in omaggio alla presidenza italiana del semestre europeo, Renzi sceglie poi un volume che si interroga sul futuro dell’Ue, “Potente e turbolenta” di Anthony Giddens.

LE EMOZIONI
Per un politico che ha fondato la sua forza sull’empatia con le persone e sulle emozioni, non possono mancare letture dedicate ad esse. Da “Sono contrario alle emozioni” di Diego De Silva di un anno fa si passa alle “Emozioni politiche” della filosofa Martha C. Nussbaum.

LO SVAGO
Spazio anche per le letture più leggere. Se l’anno scorso Renzi si era concesso ”Una certa idea di mondo” di Alessandro Baricco, “Love is our resistance” dei Muse e un’antologia di poetesse arabe contemporanee, quest’anno una raccolta di racconti di Nadine Gordimer, “Beethoven era un sedicesimo nero”, e il sogno americano con la storia di Jony Ive, il designer che ha creato iMac, iPod, iPhone e iPad, raccontata da Leander Kahney. Il libro perfetto per un appassionato di Apple come il presidente del Consiglio. Non a caso nella foto con i libri postata su Twitter dal suo portavoce Filippo Sensi spicca un Macbook.



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