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Schettino, Renzi e Boschi visti da Giuliano Cazzola

L’ex comandante Schettino ha tenuto una lezione alla Sapienza sulla gestione del panico: il suo.

Di solito quando si verifica un disastro di carattere idrogeologico come quello, recente, avvenuto nel trevigiano, si disserta a lungo sui dissesti provocati dall’abbandono dell’agricoltura. Nel caso di Refrontolo, invece, stanno dando la colpa della tragedia ai vignaioli rei di aver ‘’consumato’’ il territorio per fini produttivi. Addirittura sono scesi in campo commentatori di vaglia, già sperimentati nelle reprimende contro la Casta, a chiedere il tintinnare delle manette, perché ‘’chi utilizza risorse naturali è uno speculatore che deve pagare i suoi conti con le Procure della Repubblica’’; come se l’umanità non avesse ‘’consumato le risorse naturali’’ per vivere, fin da quando questo atomo opaco di nome Terra cominciò a girare intorno al Sole. In fondo, se di ‘’bombe’’ si tratta (anche se solo di acqua piovana) è doveroso che la magistratura indaghi. Quando sarà interrogato l’Onnipotente a titolo di persona informata dei fatti?

Avete voluto la bicicletta? Allora pedalate! Avete fatto un’irresponsabile apertura di credito ad una banda di ragazzotti, cresciuti a Nutella e politica, inesperti, incapaci e presuntuosi? Bene. Oggi continuate a convivere con la recessione e, se lo stomaco lo tollera, consolatevi con la manomissione del Senato.

In Confindustria stanno pensando di trattare con il governo l’acquisto a prezzi scontati di cinquecentomila tonnellate del testo del disegno di legge Boschi, appena lo avrà approvato il Senato. I ben informati assicurano poi che un’analoga operazione sarà compiuta con la registrazione dell’intervento in Aula di Pier Matteo Renzi Tambroni. Le imprese useranno tutta quella carta negli altiforni per favorire la ripresa dell’economia.

Italiano #staisereno.

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