“E adesso cosa pretenderà Claudio Lotito?”. E’ la domanda ricorrente di chi ha vissuto con preoccupazione l’iperattivismo del presidente della Lazio nel trascinare sulla poltrona di presidente della Figc Carlo “Banana” Tavecchio (LE FOTO), come è stato ribattezzato in rete dopo l’ormai famosa gaffe sui giocatori di colore. Lui, Lotito, per spegnere le polemiche, ha rinunciato ufficialmente alla poltrona di vicepresidente Figc.
Per il momento pare gli sia bastato far capire quali sono le sue grandi doti di conoscitore di regolamenti, di capacità di convincimento e mediazione, di energia inesauribile. E accreditarsi come uomo forte nella politica sportiva italiana. Chissà, magari per fare poi il salto nella politica vera e propria. Sogno che, come racconta a Formiche.net chi gli è vicino, lo stuzzica moltissimo.
Il presidente della Lazio non ha mai nascosto la sua disponibilità a fare politica. Anche martedì, intervistato nella trasmissione Millennium su Rai Tre, ha detto che “ogni cittadino è espressione della polis e deve mettere a disposizione le proprie capacità per la collettività”.
Già, ma per fare cosa? Si era parlato di una sua possibile futura candidatura a sindaco di Roma. Impresa ardua visto che gode di antipatie bipartisan sia dei tifosi della sua Lazio che disertano l’Olimpico in polemica con lui sia ovviamente dei cugini romanisti. E chi vive nella capitale sa che peso ha il tifo calcistico anche in politica.
No, l’obiettivo è molto più alto, si bisbiglia sempre più di frequente in ambienti laziali. Nessun passaggio parlamentare: sembra che Lotito ambisca direttamente a un ruolo di primo piano nel centrodestra, convinto che possa essere lui l’uomo giusto per porre fine alle liti tra Silvio Berlusconi e Angelino Alfano e far correre unito il polo moderato. Sarà vero?
Del resto – dicono alcuni lotitiani – l’arte della mediazione c’è, la voglia di stare al centro delle relazioni pure, le citazioni sono il suo pane quotidiano (celebri le sue massime in latino con strascico romanesco), l’ego non manca, l’energia è contagiosa. Lotito non si ferma mai, quattro cellulari sempre attivi, un’idea che insegue l’altra. Insomma lui si vedrebbe come un Renzi, o meglio un anti-Renzi perfetto.
E anche se adesso è pura fantapolitica immaginare una sfida Fiorentina vs. Lazio per Palazzo Chigi, l’idea all’ambizioso Lotito sarebbe venuta. Rimarrà solo un sogno? Vedremo.