Il link è al blog di Beppe Grillo, la firma è quella del parlamentare Alessandro Di Battista ed il titolo è di quelli che a leggerli pensi “ah, finalmente qualcuno che ha capito tutto!”.
Parliamo del post “Isis, che fare?”. Premessa fondamentale: Isis è la sigla dietro la quale si muovono i terroristi islamici che persino Al Qaeda considera troppo estremisti. Sono quei signori autori di un vero e proprio genocidio in Irak. Quelli per cui da due settimane, Papa Francesco prega affinché mettano fine alla violenza.
Sono stati capaci – questi simpatici signori dell’Isis – di conquistarsi la diffidenza e l’ostilità di parte di quel mondo musulmano considerato già come radicale (si pensi ad Hezbollah in Libano). Parliamo quindi un gruppo di terroristi che non trova giustificazioni né solidarietà da nessuna parte al mondo. Fino ad ora. Già, perchè ci pensa il Movimento 5 Stelle a riabilitare questi combattenti.
È il citato Di Battista a scrivere le frasi che stanno indignando il Paese e speriamo facendo riflettere gli italiani che avevano dato fiducia alla premiatissima ditta Grillo & Casaleggio. “Dovremmo smetterla di considerare il terrorista un soggetto disumano con il quale nemmeno intavolare una discussione”. Non solo: “Per la sua natura di soggetto che risponde ad un’azione violenta subita il terrorista non lo sconfiggi mandando più droni, ma elevandolo ad interlocutore”. Già. Perché per tutti c’è una giustificazione.
Scrive ancora Di Battista: “L’avanzata violenta, sanguinaria, feroce dell’ISIS è soltanto l’ultimo atto di una guerra innescata dai partiti occidentali costretti a restituire i favori ottenuti dalle multinazionali degli armamenti durante le campagne elettorali”. Chiaro, no? Nel caso in cui ci fossero dubbi ecco il pensiero “lineare” del grillino: “Comprare F35 mentre l’Italia muore di fame o bombardare un villaggio iracheno mettendo in prevenivo i “danni collaterali” sono azioni criminali che hanno la stessa matrice: il primato del profitto sulla politica”. F35 e terroristi sono effetti del capitalismo… E soprattutto sono mali che hanno origine negli Stati Uniti d’America.
Nella classifica dei consigli del parlamentare Di Battista al primo posto c’è infatti questa indicazione: “innanzitutto occorre mettere in discussione, una volta per tutte, la leadership nordamericana. Gli USA non ne hanno azzeccata una in Medio Oriente”.
A chi dobbiamo rivolgere il nostro sguardo? La risposta c’è ed ha il volto di un benefattore dell’umanità. Vladimir Putin. Non è cattivo il presidente russo. Infatti, scrive il nostro esperto di sicurezza internazionale (sempre lui, il Di Battista), “prima di applicare sanzioni economiche a Mosca, sanzioni che colpiscono più le imprese italiane che quelle russe, si dovrebbero pretendere le prove del coinvolgimento di Putin nell’abbattimento dell’aereo malese. Non dovrebbe bastare la parola di Washington, soprattuto alla luce delle menzogne dette sull’Iraq”. Per il Movimento 5 Stelle i buoni sono cattivi e viceversa.
È il bello dell’essere anti-sistema. Dietro ogni nefandezza al mondo ci sono gli americani, la Cia, i complotti, le armi e il petrolio. È questo il cliché facile facile. Salvo spingersi ogni oltre limite. “Si condanna in Nigeria Boko Haram ma si tace di fronte ai fenomeni di corruzione promossi da ENI che impoveriscono i nigeriani dando benzina alle lotte violente dei fondamentalisti”. Ci si rende conto di quello che è scritto? La carneficina dei terroristi troverebbe giustificazione da casi (presunti, presuntissimi) di corruzione dell’Eni…. Ognuno è libero di pensarla come ritiene e nessuno vuole offendere il signor Di Battista per le sue opinioni, seppure spacciate come “verità”.